Bonus colonnine, Stecca lancia un appello al Governo per sbloccare i fondi

L’interrogativo delle aziende produttrici di colonnine di ricarica per auto elettriche ad uso privato, raccolto da Alberto Stecca e rivolto al nuovo ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), voluto dal Governo Meloni, riguarda che fine abbia fatto l’atteso bonus wallbox.
L’incentivo, finanziato con 40 milioni di euro, è stato introdotto il 5 Agosto 2022 con un Dpcm sotto il Governo Draghi, per poi venire pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 Ottobre: garantiva uno sconto pari all’80% sull’installazione dei punti di ricarica domestici, con un tetto massimo di 1.500 euro a famiglia o di 8.000 euro a condominio, valido fino al 31 Dicembre 2022.
Successivamente, all’interno del Decreto Milleproroghe (all’art. 12 comma 3) – approvato dal Governo Meloni e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022 – il bonus è stato riproposto per sia tutto il biennio 2023-2024, con le medesime specifiche:
- Entità del contributo (80% delle spese);
- Tetto massimo di spesa (1.500 euro per abitazioni private, 8.000 euro per condomini);
- Fondo destinato alla misura (40 milioni di euro per il 2023, altrettanti per il 2024).
Ad oggi però l’incentivo è sospeso nel limbo normativo italiano, ancora in attesa del decreto attuativo; ed è in queste sabbie mobili che si inserisce l’appello di Stecca.
“Possibile che siano rimasti incagliati perché mancano i ‘decreti direttoriali’ del ministero dello Sviluppo economico (ora ministero delle Imprese e del Made in Italy) che individuino le disposizioni procedurali per l’erogazione dei benefici? Stiamo parlando di fondi essenziali…” ha proseguito il CEO di Silla “… soprattutto leggendo i dati di Motus-E, che attesta in Italia la ricarica domestica all’80% (per chi ha un garage), o la UE, che dichiara ‘Private charging represents more than 90% of charging. It will maintain a very high share in the future’. O ancora le stime Acea, che prevedono nelle case europee quasi 21 milioni di colonnine entro il 2030 per gli obiettivi Fit for 55“.
Stecca non è nuovo ad azioni di questo tipo, spinte da una dinamicità intellettuale e imprenditoriale che si infrange contro l’immobilismo politico:
“Abbiamo centinaia di clienti che vorrebbero acquistare, ma aspettano gli incentivi. In questo modo si ferma il mercato e la gente non compra più”, aveva dichiarato in occasione della fiera Key Energy del 2022.
A questo punto Stecca ha teso la mano al Governo Meloni per fissare un incontro “per capire come sbloccare una situazione apparentemente inspiegabile”.
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