Prezzi hard disk: 1 centesimo al gigabyte entro 2025? La previsione di Backblaze

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Prezzi hard disk: 1 centesimo al gigabyte entro 2025? La previsione di Backblaze

Secondo Backblaze, società statunitense specializzata nello storage cloud, il costo degli hard disk scenderà a 0,01 dollari / GB entro il 2025. Si tratta chiaramente di una previsione, che trova però solide radici nell’andamento del mercato dal 2009 a oggi.

Andy Klein, Principle Storage Cloud Storyteller dell’azienda, ha condotto uno studio basandosi sui 253.500 HDD acquistati nell’intero periodo di attività. Come anticipato, sono stati presi in considerazione i dati a partire dal 2009, anno in cui Backblaze sosteneva un costo di 0,114 dollari / GB per unità con capacità da 1 o 2 TB.

Il costo è andato a ridursi del 73% nel 2017 con l’avvento dei dischi da 8 TB che hanno portato il prezzo a 0,03 dollari / GB fino a raggiungere il costo più basso di sempre negli ultimi anni, in cui gli HDD da 16 TB hanno portato il prezzo per GB a 0,014 dollari.

Parlando del mercato consumer, sostenere che il prezzo degli HDD sia destinato a diminuire non è una profezia: l’arrivo degli SSD ha gradualmente allontanato gran parte dell’utenza dai dischi magnetici, soprattutto per le prestazioni notevolmente inferiori in rapporto alle unità allo stato solido. Va sottolineato che l’attenzione alle performance coinvolge l’utente medio che fa del PC un utilizzo variegato prediligendo la velocità generale del sistema. Per quanto riguarda le aziende, invece, il discorso cambia.

In quest’ultimo caso, è la capacità ad avere il ruolo primario: più spazio c’è, meglio è. Per quanto gli SSD abbiano raggiunto capacità notevoli, il rapporto tra costo e spazio di archiviazione è imparagonabile, il che porta aziende come Backblaze a prediligere le “vecchie” soluzioni magnetiche.

In tale contesto, quindi, i dischi magnetici non hanno rivali, eppure il costo continuerà a diminuire. La ragione non risiede tanto in un’adozione in calo nel settore, quanto in una convenienza in fase di produzione. Nel corso degli anni, infatti, ad aumentare è stata la densità dei piatti che ha consentito ai produttori di abbattere i costi, offrendo capacità maggiori a prezzi sempre più bassi.

Per tali ragioni, e in considerazione di quanto detto sugli anni precedenti, la diffusione dei dischi da 22 e 24 TB dovrebbe portare a un nuovo e consistente taglio dei costi. A conti fatti, le suddette soluzioni dovrebbero avere un prezzo finale di rispettivamente 220 e 240 dollari, cifre che allo stato attuale non consentono neanche di acquistare un SSD SATA III da 4 TB.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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