Trend Micro: la sicurezza informatica? È anche una questione di competenze

Another ICT Guy

Trend Micro: la sicurezza informatica? È anche una questione di competenze

“L’Istat avvisa che nei prossimi tre anni In Italia mancheranno 100.000 addetti alla sicurezza“. Esordisce così Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia, nel terzo episodio di Edge9Talks. Trend Micro è una realtà che sviluppa soluzioni per mettere in sicurezza i sistemi informatici aziendali, ma che sa bene che la tecnologia non è sufficiente e bisogna investire anche sulle persone. 

Perché l’errore umano è sempre in agguato e le contromisure possono limitare questi errori e anticiparli, anche se non eliminarli del tutto. E, di conseguenza “si richiede che l’utente abbia una certa conoscenza“. 

Il problema della cultura della sicurezza 

A livello di istituzioni, di scuola e di aziende siamo un po’ indietro per quanto riguarda la sicurezza“, spiega Nencini, specificando che intende “sicurezza a tutto tondo“, quindi non solo cyber. Anche per questo motivo Trend Micro ha ultimamente attivato la Cyber Academy, un programma che mira a formare gli studenti, portando nelle scuole esperti della materia, che spiegano le basi dell’informatica e come usare in maniera sicura e adeguata smartphone, tablet e portatili, dispositivi ai quali i bambini oggi hanno accesso già dai primi anni di età.

Ma bisognerebbe fare di più, forse anche a livello istituzionale, per portare la materia nelle classi, con dei corsi che Nencini definirebbe di cittadinanza digitale. Nel caso delle aziende, invece, Nencini sottolinea come sia vero che l’uomo sia quasi sempre l’anello debole della catena, ma è troppo facile scaricare le colpe su chi commette un errore: “i dipendenti vanno formati“. 

cyberacademytrendmicro

Il concetto è molto semplice: se un’azienda nella sua fase di valutazione del rischio realizza che effettivamente un clic errato può portare a bloccare la produzione a causa di un ransomware o altro malware, il problema va affrontato, investendo in formazione. 

Migliorare le competenze informatiche, un dovere per gli imprenditori

Non ha dubbi Alessandro Fontana, Head of Sales di Trend Micro Italia: per trovare il colpevole “spesso basta guardarsi allo specchio“. Attenzione, però: non intende dire che va cercato un capro espiatorio in azienda, ovvero il malcapitato che ha distrattamente aperto la mail di phishing che ha dato il via a un incidente informatico. Il colpevole è spesso quel responsabile che non ha agito per migliorare le competenze dei lavoratori, per investire in una cultura della sicurezza. Il responsabile aziendale, nello specifico, ma non solo: anche a livello istituzionale bisognerebbe investire su questo tipo di formazione. Perché ci sono persone che non hanno mai usato un computer o uno smartphone e da un momento all’altro si sono trovate catapultate in una realtà dove sono ormai indispensabili, anche per usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione.

Per questo motivo, Trend Micro cerca di realizzare strumenti che siano il più semplice possibile da utilizzare e configurare. Ma, oltre a questo, organizza per i propri clienti dei percorsi formativi dedicati non solo agli amministratori che implementeranno e gestiranno le soluzioni, ma anche agli utenti finali. 

Strumenti che da un lato migliorano le conoscenze dei lavoratori e dall’altro permettono ai responsabili di avere un quadro della situazione più chiaro, e comprendere quali sono le aree dove ancora bisogna investire per ridurre il rischio, quali sono i concetti ancora non digeriti a pieno dai dipendenti.

Questi corsi non sono dei programmi speciali, ma sono parte integrante della piattaforma Trend Micro One

Il ruolo dei partner di Trend Micro

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Trend Micro non vende direttamente le proprie soluzioni, ma si affida a una rete capillare di partner. Questi hanno una conoscenza approfondita del territorio in cui operano e delle esigenze dei singoli clienti e possono così proporre le soluzioni e i percorsi formativi più adatti alle loro esigenze. Anche sui partner Trend Micro sta facendo un importante lavoro di formazione, così da renderli ancora più indipendenti nella gestione del cliente, in particolare le PMI, aziende spesso composte da due o tre persone, che però utilizzano strumenti tecnologici. 

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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