ESA trova l’accordo con la NASA per il rover marziano Rosalind Franklin di ExoMars

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ESA trova l’accordo con la NASA per il rover marziano Rosalind Franklin di ExoMars

Durante la nuova seduta del Consiglio Ministeriale dell’ESA che si è tenuta a Parigi in questi giorni (dove sono stati annunciati anche i nuovi astronauti europei) ci sono state anche novità per la missione ExoMars con il rover marziano Rosalind Franklin. Negli scorsi anni le problematiche erano legate al sistema di discesa e in particolare ai paracadute che hanno dato diversi “grattacapi” all’agenzia spaziale europea e a quella russa dovendo richiedere anche in questo caso l’aiuto della NASA e al JPL.

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Quest’anno è però arrivata la guerra in Ucraina a scombinare ancora la situazione quando sembrava ormai certa la partenza a settembre 2022. L’Unione Europea ha scelto la “linea dura” chiudendo i rapporti con la Russia e Roscosmos e quindi privandosi anche di alcuni elementi fondamentali per la missione come il lander Kazachok, una parte degli strumenti scientifici e il sistema di riscaldamento (che funziona con materiale radioattivo fornito dalla Russia). Nonostante alcuni tentativi di accordo per un lancio nel 2024 da parte di Roscosmos si è scelto di chiedere invece aiuto alla NASA.

Il rover marziano Rosalind Franklin di ExoMars partirà nel 2028?

Come già annunciato in precedenza e a causa delle finestre di lancio disponibili per Marte (ogni due anni), la missione ExoMars potrebbe non vedere la partenza prima del 2028. Questo è stato confermato anche durante il Consiglio Ministeriale dell’ESA che ha comunque dato un segnale positivo non cancellando l’invio di Rosalind Franklin sul Pianeta Rosso (opzione che rimaneva comunque possibile).

Data l’importanza scientifica di questa missione che dovrebbe riuscire a scavare in profondità (rispetto per esempio a Curiosity o Perseverance) l’ESA proseguirà con lo sviluppo facendosi aiutare per alcune componenti dalla NASA. In particolare in Europa sarebbe sviluppato il nuovo lander che prenderà il posto di Kazachok. Nel comunicato si legge che “guardando all’esplorazione di Marte, e con il forte sostegno della comunità scientifica, è stata presa la decisione di costruire un lander europeo per portare il rover Rosalind Franklin sulla superficie di Marte per capire se la vita esistesse negli antichi laghi sul Pianeta Rosso”.

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L’agenzia statunitense penserà a fornire un razzo spaziale per il lancio, il motore per il modulo di discesa e il materiale radioattivo che servirà a mantenere al caldo l’unità nelle fredde notti marziane (il rover utilizza pannelli solari per l’alimentazione).

In cambio la NASA riceverà non direttamente fondi in denaro ma piuttosto servizi aggiuntivi che non saranno pagati in uno scambio tecnologico. Come notato da Eric Berger (di ArsTechnica) in quegli anni i vettori spaziali disponibili dovrebbero essere Falcon Heavy e Starship per SpaceX oppure ULA Vulcan. Rimane invece l’incognita di Blue Origin e di New Glenn che potrebbe essere un’altra alternativa (anche se il suo sviluppo rimane avvolto per lo più nel mistero). Purtroppo le tempistiche stringenti non permettono di utilizzare un razzo spaziale di nuova generazione realizzato in Europa.

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