ESA: Euclid e HERA saranno lanciati con Falcon 9, ExoMars partirà forse nel 2028

Solo qualche giorno fa avevamo scritto di come il telescopio spaziale Euclid dell’ESA sarebbe potuto essere lanciato con un Falcon 9 di SpaceX. Questa scelta è legata alla guerra in Ucraina che ha escluso l’immissione in orbita con un razzo Soyuz (per via delle sanzioni alla Russia e quindi anche all’agenzia spaziale Roscosmos). Le opzioni erano in realtà poche. Non esistono più Ariane 5 disponibili mentre Ariane 6 non arriverà prima della fine del 2023 e i primi lanci sono già stati prenotati.

L’annuncio è stata dato dalla dirigenza dell’agenzia spaziale europea dopo il concilio di quest’ultima e prima del congresso dei ministri europei che si terrà alla fine di novembre dove ci potrebbero essere ulteriori novità. Le novità non sono comunque terminate in quanto sono state date ulteriori informazioni anche su altre missioni come HERA, i satelliti per il monitoraggio della Terra e anche ExoMars, che non sarà più lanciata per la fine del 2022 ma bisognerà aspettare almeno il 2024 (o addirittura fino al 2028).

ESA Euclid e HERA saranno lanciati con un Falcon 9, ExoMars slitterebbe al 2028

Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, la guerra in Ucraina e le relative sanzioni alla Russia hanno comportato una revisione dei piani per il lancio di alcune missioni da parte dell’ESA. Non a caso l’agenzia spaziale europea sta cercando di diventare sempre più indipendente dalle altre agenzie e nazioni sviluppando lanciatori sempre più economici e versatili oltre che navicelle cargo e per il trasporto umano (così da non doversi appoggiare per forza a Soyuz o Crew Dragon).

Dalle parole di Josef Aschbacher (direttore generale ESA) si è appreso che Euclid e HERA saranno lanciati probabilmente a bordo di razzi spaziali Falcon 9 di SpaceX. Per quanto riguarda invece EarthCARE, si è pensato di impiegare un vettore Vega-C. Le tempistiche di lancio indicano per Euclid un lancio per la fine del 2023, per EarthCARE l’inizio del 2024 mentre per HERA si arriverà alla fine del 2024.

Ricordiamo che i tre satelliti hanno obiettivi diversi. In particolare Euclid sarà posizionato in orbita intorno al secondo punto di Lagrange (1,5 milioni di km dalla Terra) per raccogliere dati sull’interazione di materia e energia oscura. HERA invece sarà una missione con obiettivo il sistema doppio di asteroidi di cui fa parte Dimorphos, bersaglio della sonda NASA DART con la missione europea che osserverà da vicino il corpo celeste. Infine EarthCARE servirà ad analizzare aerosol, nubi e più in generale l’atmosfera terrestre e che ruolo giocano nel riflettere la radiazione solare incidente nello Spazio e intrappolare la radiazione infrarossa emessa dalla superficie.

Non mancano poi informazioni su ExoMars e sul destino del rover Rosalind Franklin che sarebbe dovuto partire per Marte nel 2020, poi posticipato a fine 2022 e ora a data da definire. Secondo Aschbacher, anche se la missione sarà lanciata nel 2028 (atterraggio nel 2030) avrà comunque un’importanza scientifica tale da giustificarne la partenza. Bisogna pensare infatti che il rover è equipaggiato con una trapano in grado di arrivare fino a due metri di profondità in cerca di segni di vita sul Pianeta Rosso. La decisione sarà però presa a novembre.

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