ASUS ProArt, tre monitor per tutte le esigenze: PA329CV, PA32UCG e PA148CTV

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ASUS ProArt, tre monitor per tutte le esigenze: PA329CV, PA32UCG e PA148CTV

Abbiamo già avuto occasione in passato di parlare della linea ProArt di ASUS, una ampia famiglia di prodotti che è indirizzata ad una specifica categoria di utenti: i professionisti della creatività. La descrizione che la stessa ASUS ha dato di questa particolare famiglia è molto chiara: “Pro rappresenta il fondamento della creatività che supporta varie forme d’arte, mentre Art si riferisce alla creatività senza fine“. Ecco quindi che la variegata proposta ProArt si rivolge in maniera esplicita a fotografi, grafici, videomaker e moderni content creator, ma anche a tutta quella folta schiera di “hobbisti esigenti” che pur non lavorando professionalmente sulle immagini desiderano poter ottenere risultati di qualità.

La famiglia ProArt comprende sistemi portatili, desktop, componenti hardware e videoproiettori, con i monitor che ovviamente rappresentano il fiore all’occhiello di questa linea. Il tratto distintivo dei prodotti ProArt, e specificatamente proprio di monitor, videoproiettori e sistemi portatili, è la volontà di offrire soluzioni che abbiano un’elevata fedeltà cromatica garantita e certificata grazie ad una calibrazione in fabbrica e successiva verifica, così che l’utente possa utilizzare i prodotti già “out of the box” senza procedere ad operazioni di calibrazione, che necessiterebbero di un colorimetro, di appositi strumenti software e di un certo grado di competenza che non manca certamente ai professionisti ma che magari non è nelle disponibilità degli amatori esigenti.

Del resto, per quanto sul mercato siano disponibili – e in particolare anche all’interno della stessa linea ProArt – svariati monitor con differenti caratteristiche, esiste un minimo comune denominatore che tutti i professionisti o gli amatori esigenti ricercano quando si tratta di operare sulle immagini: la fedeltà e l’accuratezza del colore. È solo operando con una periferica capace di riprodurre toni e colori nella maniera più vicina possibile a quanto percepito dall’occhio umano che si avrà la garanzia di compiere correzioni, modifiche, ritocchi e regolazioni con cognizione di causa su immagini e video.

La disponibilità in redazione di tre diversi monitor della linea ProArt ci permette comprendere l’ampio spettro delle soluzioni che ASUS propone sotto questo nome e di osservare più da vicino quali possano essere le differenze tra un monitor top di gamma, che richiede anche un impegno economico non indifferente, e un modello più accessibile con particolare attenzione all’estensione degli spazi colore e allo stato dell’accuratezza e fedeltà del colore.

Monitor ASUS ProArt: una gamma completa

ASUS ProArt PA329CV

ASUS ProArt PA329CV: un 32 pollici 4K dai colori eccellenti

Partiamo dal monitor ASUS ProArt PA329CV, che abbiamo già recensito qualche tempo fa su queste pagine. Abbiamo a che fare con un monitor da 32 pollici di diagonale e risoluzione 4K nativa, pannello a 8-bit e frequenza di aggiornamento di 60Hz e copertura dello spazio colore sRGB al 100%. La retroilluminazione è tradizionale LED, e sul versante HDR abbiamo la certificazione VESA Display HDR 400.

ASUS ProArt PA32UCG-K

Abbiamo poi a disposizione il modello ASUS ProArt PA32UCG-K: parliamo di un peso massimo tra i monitor professionali, non solo in termini fisici (14,64 chilogrammi, piedistallo incluso) ma anche di funzionalità. Si tratta di un monitor da 32 pollici di diagonale, con risoluzione nativa 4K di 3840×2160 pixel, pannello a 10-bit, con frequenza di aggiornamento fino a 120Hz e copertura dichiarata degli spazi colore sRGB al 100%, AdobeRGB al 99,5%, DCI-P3 al 98% e BT.2020 all’85%. Il monitor si fregia inoltre di retroilluminazione MiniLED ed è accreditato di una luminanza di picco di 1600 candele su metro quadro, oltre a supportare gli standard HDR10, Dolby Vision e HLG e a fregiarsi della certificazione VESA Display HDR 1400. Prossimamente vi proporremo una recensione completa di questo interessante monitor.

ASUS ProArt PA148CTV

ASUS ProArt PA148CTV

Infine una soluzione decisamente particolare: il monitor portatile ASUS ProArt PA148CTV. Non capita spesso di avere a che fare con questo tipo di prodotti, che rispondono alle esigenze di una nicchia di utenti. È però interessante osservare che si tratta di un monitor che viene accreditato della capacità di offrire una copertura al 100% dello spazio colore sRGB.

Fedeltà cromatica: cos’è il DeltaE e cosa ci racconta

Parlavamo della fedeltà cromatica:  è nelle fasi dell’elaborazione delle immagini che si corre il rischio di compiere errori nel momento in cui non vi sia la sicurezza di una accurata riproduzione dei colori e della progressione tonale (dal nero al bianco) del monitor. In particolare il rischio è quello di apportare correzioni ad un’immagine che non ne ha bisogno, ma che viene semplicemente visualizzata in maniera non fedele, con l’esito di introdurre magari dominanti indesiderate o regolare la saturazione in maniera eccessiva o, al contrario, non adeguata. Per quanto, solitamente, si adotti spesso la tecnica della correzione colore “per valori” (modificando cioè determinati parametri dell’immagine secondo concetti ben precisi che chiamano in causa la capacità di valutare i valori dei singoli canali RGB o Lab di determinati pixel), il riscontro visivo è sempre comunque importante per avere contezza del risultato.

Ma come si può capire, a scatola chiusa, se un monitor sia capace di una rappresentazione dei colori accurata e fedele? Esiste, fortunatamente, un parametro chiamato DeltaE: si tratta di un valore numerico che descrive proprio la fedeltà cromatica di un display. Questo valore esprime la distanza tra due punti nello spazio colore: in particolare nel momento in cui si analizza la fedeltà cromatica di un display, il valore di DeltaE sarà indice della distanza tra un campione colore di riferimento e il modo in cui il monitor riproduce quel campione.

Un valore di DeltaE compreso tra 0 e 2 rappresenta uno scostamento tra misura e riferimento praticamente non percepibile ad occhio nudo, e per alcuni colori particolari non sono percebibili nemmeno scostamenti pari a DeltaE 3. Ecco perché un monitor con un valore di DeltaE medio inferiore a 2 rappresenta una caratteristica desiderabile quando si cerca una periferica dedicata ad impieghi professionali: si avrà la certezza di visualizzare colori fedeli ed accurati, potendo operare con cognizione di causa su immagini e video. Si parla di DeltaE medio poiché generalmente le valutazioni sull’accuratezza dei colori vengono eseguite utilizzando una serie di campioni (per esempio quelli delle carte Color Checker Gretag Macbeth che riproducono un’ampia gamma di tinte a saturazioni medie, per sondare proprio il comportamento con i colori più comuni), misurandone il DeltaE per ciascuno e quindi facendo la media.

Vediamo a questo punto come si comportano i monitor ProArt che abbiamo nei nostri laboratori, ognuno di essi accreditato di interessanti prestazioni per quanto concerne la fedeltà cromatica. Il modello ProArt PA329CV, che già conosciamo, è accreditato di un valore di DeltaE medio inferiore a 2, così come il monitor portatile PA148CTV. Per quanto riguarda invece il modello PA32UCG, ASUS dichiara un valore di DeltaE medio inferiore a 1.

ASUS ProArt PA329CV
ASUS ProArt PA329CV

ASUS ProArt PA32UCG
ASUS ProArt PA32UCG-K

ASUS ProArt PA148CTV
ASUS ProArt PA148CTV

È opportuno ribadire che questi riscontri sono stati tutti ottenuti misurando i monitor senza condurre alcuna operazione di calibrazione. Si tratta quindi del comportamento del monitor “così come estratto dalla confezione”, in virtù della calibrazione effettuata in fabbrica e della verifica, con certificazione Calman Validated, eseguita prima del loro confezionamento.

Un altro importante aspetto a cui prestare attenzione è lo spazio colore, parametro che è direttamente collegato all’insieme di colori che il monitor può riprodurre. Anzi, per una maggior correttezza formale, dovremo prestare attenzione al gamut che il monitor è in grado di esprimere, in relazione ad uno spazio colore di riferimento, sulla base di quella che sarà la destinazione finale delle immagini, foto, grafica o video, oggetto del nostro lavoro.

Chi opera nel campo web, ad esempio in campo grafico, oppure in ambito fotografico senza necessità di stampa, oppure ancora per la produzione di video SDR, andrà ad orientarsi principalmente verso lo spazio colore sRGB/REC.709, poiché si tratta dello spazio colore maggiormente utilizzato sui dispositivi che visualizzeranno i frutti del nostro lavoro rappresentando ancora lo standard de facto.

Se, invece, l’ambito di impiego è la fotografia professionale o amatoriale di alto livello che comprende anche la stampa fine-art, allora sarà opportuno scegliere soluzioni che siano in grado di offrire un gamut con una elevata copertura dello spazio colore AdobeRGB (ideato nel 1998 proprio per consentire di esprimere su un modello RGB la maggior parte dei colori ottenibile con stampanti a colori con modello CMYK).  Infine la produzione professionale di contenuti video richiederà gamut capaci di coprire lo spazio colore DCI-P3 per il cinema digitale ma con una particolare attenzione anche alla copertura dello spazio colore BT.2020 raccomandato per i contenuti 4K HDR. Osserviamo ora il gamut di questi tre monitor, misurato con la nostra consueta suite di test.

ASUS ProArt PA329CV
ASUS ProArt PA329CV

ASUS ProArt PA32UCG
ASUS ProArt PA32UCG-K

ASUS ProArt PA148CTV
ASUS ProArt PA148CTV

Il gamut del monitor ASUS ProArt PA329CV ha un’estensione che copre in maniera pressoché totale lo spazio colore sRGB/REC.709: si tratta quindi di un monitor del tutto adatto a chi opererà su immagini e video che abbiano come destinazione di fruizione il web. Se è questo il nostro ambito di impiego, l’uso di un monitor che abbia un gamut più ampio potrebbe essere addirittura deleterio: il rischio, se non si dispongono delle competenze adatte per saper gestire questi aspetti, è infatti quello di produrre immagini con colori e saturazioni che sui monitor più comuni non potrebbero essere riprodotte, vanificando quindi l’intento creativo e comunicativo.

Gamut più ampi, come quello veramente molto esteso rilevato con il monitor ASUS ProArt PA32UCG-K sono dedicati ad ambiti di impiego di tutt’altra categoria: si tratta di un gamut che, secondo le nostre rilevazioni, copre il 100% dello spazio colore sRGB/REC.709, arriva al 98% dello spazio colore AdobeRGB e si spinge fino ad un considerevole 85% del più ampio spazio colore BT.2020.

Queste caratteristiche gli consentono di essere uno strumento di lavoro ideale per una variegata gamma di professionisti: il fotografo che deve condurre operazioni di pre-stampa fine art, il videomaker esigente e i professionisti della produzione video che con un monitor di questo tipo possono tranquillamente lavorare su contenuti 4K e HDR.

Trattandosi inoltre di ambiti di impiego che spesso richiedono impegnative sessioni di lavoro protratte nel tempo, PA32UCG non trascura l’aspetto puramente ergonomico: oltre alla palpebra antiriflesso, il monitor mette a disposizione un’ampia flessibilità di regolazione (in altezza, con orientamento pivot/landscape, in inclinazione e rotazione) così da potersi adattare adeguatamente a qualsiasi postazione di lavoro e assicurare un utilizzo confortevole.

Come si traduce tutto ciò in termini di investimento economico? Il monitor PA329CV è proposto ad un prezzo di listino di 929 Euro mentre per il monitor PA32UCG il prezzo di listino è di 5499 Euro. Si tratta quindi di una forbice significativa, all’interno della quale si possono trovare all’interno della famiglia ProArt numerose altre soluzioni capaci di rispondere in maniera precisa alle differenti esigenze di impiego. Del resto per il modello PA32UCG si parla di caratteristiche di altissimo livello, indirizzate in maniera esplicita al mondo dei professionisti: un monitor di tale completezza può realmente rispondere alle esigenze di ogni tipologia di creativo.

L’inusuale monitor portatile ASUS ProArt PA148CTV, che dalle nostre rilevazioni esprime un gamut con copertura al 92% dello spazio colore sRGB/REC.709, può trovare impiego come monitor secondario collegato ad un portatile, ma trattandosi di un pannello touchscreen anche come console operativa per gli strumenti di software di editing come Adobe Premiere Pro, ad esempio.

ASUS ProArt PA148CTV console montaggio Adobe Premiere Pro

Vi è anche la possibilità di utilizzarlo come monitor da riprese, collegando direttamente la videocamera alla porta mini-HDMI. A proposito di suite Adobe: non solo diverse funzionalità dei monitor ASUS ProArt sono ottimizzate per i programmi della software house, ma ASUS propone anche una promozione molto interessante per i creatori di contenuti. Acquistando i prodotti ASUS idonei, è possibile ricevere un abbonamento gratuito di uno o tre mesi ad Adobe Creative Cloud.

Su gamut e spazio colore è bene spendere un’importante considerazione: nel momento in cui, infatti, ci si trova a dover gestire la coperta corta tra budget e caratteristiche tecniche, la scelta del gamut più corretto per le specifiche esigenze di impiego può fare una grande differenza, come abbiamo visto anche in precedenza. Se l’ambito d’impiego è, ad esempio, limitato alla creazione di contenuti web, non ha senso scegliere monitor dallo spazio colore più ampio di sRGB: questo ci permetterà di affrontare il corretto esborso economico, senza correre il rischio di acquistare caratteristiche e funzionalità sovradimensionate alle nostre esigenze. Come sempre accade quando si affronta un processo decisionale, la prima cosa da fare è quella di avere delineato con chiarezza quali siano le esigenze che lo strumento che stiamo scegliendo dovrà soddisfare. Del resto sotto il cappello di “monitor professionale” rientrano prodotti, come abbiamo visto, anche profondamente differenti tra di loro: la scelta di un monitor è quasi un’opera sartoriale poiché richiede un’attenta valutazione dell’ambito di impiego forse anche maggiore rispetto ad altri strumenti. Trovate i monitor ASUS ProArt anche su Amazon

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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