Roscosmos conferma la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale fino al 2024

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Roscosmos conferma la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale fino al 2024

Come sappiamo attualmente NASA, ESA, CSA e JAXA puntano a estendere la vita operativa della Stazione Spaziale Internazionale fino al 2030 facendola poi deorbitare nel 2031. Questo permetterà alle società private come Axiom Space (ma non solo) di realizzare le proprie stazioni spaziali commerciali per sostituire la ISS. Una scelta di questo tipo consente anche di avere una permanenza umana in orbita bassa per equipaggi internazionali (se si esclude quello cinese).

iss

Una delle incognite riguarda però il segmento russo che è composto anche dal modulo meno recente della ISS. Roscosmos non ha ancora chiarito ufficialmente cosa accadrà nei prossimi anni, anche considerando le attuali sanzioni e il clima internazionale teso a causa della guerra in Ucraina. Si tratta di una questione decisamente “spinosa” e anche tecnicamente complessa da risolvere nel breve periodo.

Roscosmos: continua la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2024

In un recente articolo pubblicato dall’agenzia russa TASS Roscosmos ha confermato pubblicamente che la partnership con le altre agenzie continuerà almeno fino al 2024. Questo anno era il precedente termine della vita operativa per la Stazione Spaziale Internazionale. Ma ci sono altre interessanti affermazioni riguardanti la ISS e gli astronauti/cosmonauti che andranno in orbita.

Dmitry Rogozin (direttore generale di Roscosmos) ha confermato che i piani per uno “scambio di sedili” tra astronauti statunitensi e cosmonauti è ancora in vigore. Questo consentirà ai primi di volare a bordo di una Soyuz mentre i secondi potranno provare le capsule Crew Dragon di SpaceX (e in futuro potenzialmente anche Boeing Starliner, se la capsula supererà i test senza e con equipaggio statunitense). Il tutto non prevederà uno scambio di denaro tra le agenzie, come da volere della NASA.

anna kikina

Rogozin ha dichiarato che “lavoreremo normalmente almeno fino al 2024 su tutti i nostri piani. Non ci sono cambiamenti. Gli scambi di sedile aggiungono fiducia alla sicurezza della stazione: comprenderemo la tecnologia di guida di una navicella statunitense e gli americani conoscono già la tecnologia di guida della nostra navicella spaziale”.

La prima cosmonauta a provare una Crew Dragon sarà Anna Kikina che sta continuando il suo addestramento a Houston. Sembra però che un possibile problema potrebbe sorgere a causa delle scelte del governo (e in particolare di Vladimir Putin), alle quali Roscosmos si dovrà attenere. Per quanto riguarda invece la Stazione Spaziale Internazionale, una revisione tecnica dello stato di salute dei moduli russi dovrebbe essere completato nei prossimi mesi. Questo sarà determinante per capire se effettivamente il segmento russo (in particolare i moduli meno recenti) potranno operare oltre il 2024.

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