Wikipedia e la censura di Putin: arrestato l’editore russo Mark Bernstein

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Wikipedia e la censura di Putin: arrestato l’editore russo Mark Bernstein

Uno degli autori più in vista per quanto concerne la versione russa di Wikipedia l’enciclopedia libera online, Mark Bernstein, è stato arrestato dalla Direzione generale contro il crimine organizzato e la corruzione del ministero dell’Interno della Bielorussia. Una notizia che riporta all’ordine del giorno gli arresti nei confronti degli attivisti contro Putin e contro la guerra che si sta svolgendo tra Russia e Ucraina.

Wikipedia: l’account di Bernstein bloccato a tempo indeterminato

Non è chiaro quale siano le accuse nei confronti dello scrittore russo: la notizia dell’arresto è stata rivelata dal giornale bielorusso Zerkalo. Anche il canale Telegram di GUBOPiK aveva pubblicato un video del suo arresto, con la sua immagine e il motivo dell’arresto ossia “distribuzione di false informazioni anti-russe”. Il video al momento non è più accessibile come anche le altre informazioni. Ulteriore conferma giunge anche dalla giornalista Victoria Song della testata The Verge, che ha assicurato di aver potuto verificare la pubblicazione di queste informazioni.

Bernstein, 56 anni, a suo modo è una sorta di “celebrità” della Wikipedia russa: con oltre 200mila modifiche realizzate nel corso degli anni alle voci enciclopediche, Bernstein è tra i 50 autori più attivi ed ha per questo una grande reputazione nel resto della comunità dell’enciclopedia online. Probabilmente l’arresto dell’editori di Wikipedia nasce dal lavoro compiuto negli ultimi giorni, con Bernstein che aveva collaborato all’aggiornamento delle voci di Wikipedia legate all’invasione militare dell’Ucrainada parte della Russia.

La stessa Wikipedia da tempo risultava nel mirino delle autorità di Mosca. La Roskomnadzor, l’autorità per la regolazione dei media, aveva inviato una nota alla comunità russa dell’enciclopedia libera online indicando come false le informazioni inerenti la pagina sull’invasione russa dell’Ucraina degli ultimi giorni. In questo caso l’autorità aveva asserito a Wikipedia di aver riportato erronei dati sulle perdite russe in battaglia e sulle violenze contro i civili ucraini.

L’arresto di Berntein non blocca però l’azione di Wikimedia Fundation la quale ha voluto ribadire con fermezza le sue azioni: “Come sempre, Wikipedia è un’importante fonte di informazioni affidabili e fattuali, specialmente in periodi di crisi. In riconoscimento di questo importante ruolo, non ci tireremo indietro di fronte agli sforzi per censurare e intimidire i membri del nostro movimento. Sosteniamo la missione di fornire conoscenza gratuita a tutto il mondo”.

Sappiamo che dalla scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che punisce le persone che diffondono “notizie false” con una reclusione fino a 15 anni. Per questo molti editor russi hanno iniziato a lavorare con account secondari per rendere più difficile il loro tracciamento. 

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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