Falcon Shores, Arctic Sound-M e non solo: le novità di Intel per il supercomputing del futuro

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Falcon Shores, Arctic Sound-M e non solo: le novità di Intel per il supercomputing del futuro

Non solo GPU per il gaming o workstation nel futuro di Intel. L’Accelerated Computing Systems and Graphics Group (AXG) ha piani ambiziosi anche nel mondo dei supercomputer. L’azienda statunitense parte da un assunto, ovvero che oltre l’85% dei supercomputer nel mondo integra CPU Intel Xeon.

Su questa base Intel intende costruire non solo il suo futuro prossimo, con oltre 35 progetti HPC-AI da realizzare per conto di OEM e CSP, ma anche a mantenere la leadership di settore tra diverso tempo, puntando alla realizzazione di supercomputer “zettascale” – capaci di raggiungere 1 zettaflops, cioè 1000 exaflops – entro il 2027.

Come riuscirci? La roadmap è densa di novità. Intel ha confermato l’arrivo di CPU Sapphire Rapids con High-Bandwidth Memory (HBM) sul package. Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa, quando l’azienda annunciò la presenza sul package di un massimo di 64 GB di memoria HBM2E.

Secondo Intel, con una bandwidth di memoria fino a 4 volte maggiore rispetto alle precedenti soluzioni, Sapphire Rapids garantirà un miglioramento prestazionale di 2,8 volte rispetto agli Xeon di terza generazione con i calcoli legati alla simulazione fluidodinamica. L’altro tassello è rappresentato dall’acceleratore Ponte Vecchio, pronto a debuttare quest’anno sul supercomputer Aurora. Anche di questa soluzione abbiamo già parlato, sottolineando l’incremento di potenza rispetto alle aspettative originarie.

La casa di Santa Clara sta poi lavorando su “Arctic Sound-M“, una soluzione che Intel descrive come “il primo encoder AV1 hardware e open source integrato in una GPU“. La nuova soluzione (single slot, senza uscite video e con un singolo connettore EPS a 8 pin per l’alimentazione) punta a garantire un miglioramento del 30% per quanto riguarda la bandwidth. I primi sample saranno inviati ai clienti interessati a metà anno.

In pratica, si tratta di una soluzione destinata ai server che devono offrire servizi cloud, come video e gaming: Arctic Sound-M potrebbe trovare posto nell’infrastruttura di Netflix, YouTube oppure in quella di Google Stadia, per fare degli esempi.

Un’altra novità davvero interessante si chiama “Falcon Shores“. Si tratta di una nuova architettura che fonderà in un unico socket una CPU x86 e una GPU Xe. Attesa nel 2024, Falcon Shores dovrebbe garantire prestazioni per watt più di 5 volte superiori a oggi, una densità di calcolo 5 volte maggiore e una capacità di memoria e una bandwidth anch’esse 5 volte più elevate.

Infine, Intel ha confermato la creazione del Custom Compute Group che si occuperà di creare soluzioni per la blockchain, l’infotainment per auto e molto altro ancora – anche di questo l’azienda aveva accennato qualcosa nei giorni scorsi e ne sapremo di più in futuro, in particolare sull’ASIC destinato al mining di Bitcoin.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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