Nicola Armaroli: “parlare di nucleare in Italia è inutile, vi spiego perché”

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Nicola Armaroli: “parlare di nucleare in Italia è inutile, vi spiego perché”

Le dichiarazioni del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, rilasciate a inizio settembre, hanno fatto molto discutere. Oltre ad aver puntato il dito contro una parte della comunità ambientalista, a suo dire “radical chic”, ha espresso pareri a favore del nucleare.

Oltre alle reazioni dell’opinione pubblica, ed al dibattito generato sia sulle nostre pagine che sui social, la questione ha attirato l’attenzione di uno dei principali personaggi a sfavore del nucleare e notoriamente pro elettrificazione e energie rinnovabili: Nicola Armaroli.

Armaroli, dirigente di ricerca del CNR, autore di ‘’Emergenza Energia’’ e direttore di Sapere Scienza, ha risposto, sebbene in maniera indiretta, al Ministro Cingolani tramite un breve video sul canale YouTube di Edizioni Dedalo. Secondo lo studioso addirittura parlare di nucleare in Italia è una perdita di tempo, ed è il motivo per cui dichiara di non partecipare più a dibattiti o interviste su questo tema. Le motivazioni principalmente sono tre, in tre aree distinte, e le sintetizza chiaramente:

Riassumendo i concetti principali, secondo Armaroli in Italia è impossibile reintrodurre il nucleare per questioni di siti di costruzione, fondi necessari e tempo.

  • A seconda della potenza da generare, servirebbero da 10 a 30 siti in diverse città o regioni.
  • I fondi necessari sono stimati in 100 miliardi di euro, da trovare nel settore privato, che non è interessato.
  • Le tempistiche sarebbero ottimisticamente di 10 anni, più realmente di 20 anni, tempo che non abbiamo più.

Al contrario, il ricercatore del CNR punterebbe da subito sulle tecnologie da subito disponibili e mature, come fotovoltaico e eolico, da utilizzare in modo massivo, così da iniziare il processo di decarbonizzazione immediatamente, e non tra vent’anni. A favore di questa scelta ci sarebbero anche costi notevolmente inferiori, e la completa attenzione di tutto il settore energetico e privato. La questione è destinata ad avere strascichi ancora per molto tempo. Il Ministro Cingolani vorrà replicare ulteriormente, magari portando qualche dato a supporto delle sue idee?

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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