Acceleratori quantistici dai diamanti: Quantum Brilliance riceve 9,7 milioni di dollari di finanziamento

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Acceleratori quantistici dai diamanti: Quantum Brilliance riceve 9,7 milioni di dollari di finanziamento

Dai diamanti non nasce nulla, ma la tedesco-australiana Quantum Brilliance vuole creare dei computer quantistici proprio a partire da essi. L’azienda ha annunciato di aver ottenuto nuovi finanziamenti per un totale di 9,7 milioni di dollari per accelerare la propria crescita.

Quantum Brilliance riceve 9,7 milioni di dollari per costruire acceleratori quantistici

Quantum Brilliance

I computer quantistici sono particolarmente complessi da realizzare e richiedono, nella maggior parte dei casi, condizioni particolarmente difficili da ottenere: i modelli sviluppati dai principali attori del settore, come IBM, Google e Rigetti, richiedono infatti che i dispositivi vengano tenuti a temperature prossime allo zero assoluto (0 K o -273,15 °C). Quantum Brilliance, invece, vuole sfruttare una caratteristica dei diamanti nota come “centri azoto-lacuna” per costruire acceleratori quantistici che possono essere impiegati anche a temperatura ambiente e con un tempo di coerenza in teoria nettamente superiore a quello delle controparti basate su superconduttori.

I computer quantistici usano infatti i qubit, unità di base dell’informazione che possono contenere uno stato in grado di variare tra “0”, “1” e “0 e 1″: proprio questa caratteristica insolita e controintuitiva, spiegata dal fisico Erwin Schroedinger con la famosa metafora del gatto, permette in realtà ai computer quantistici di effettuare calcoli al di là della portata dei dispositivi tradizionali come quello che state usando per leggere questa notizia. Una delle caratteristiche dei qubit è la coerenza, ovvero la capacità di mantenere lo stato di sovrapposizione (entanglement) che permette a due qubit di legarsi e interagire, esibendo quelle proprietà che rendono i computer quantistici interessanti.

L’azienda si era presentata a marzo, quando aveva svelato la sua idea di costruire acceleratori quantistici e aveva annunciato di aver già ottenuto dei contratti di fornitura. Quantum Brilliance spera ora di ottenere acceleratori a 50 qubit entro il 2025, un risultato che permetterebbe di accelerare notevolmente l’adozione dei computer quantistici dato che li renderebbe decisamente più accessibili e fruibili. L’intenzione è quella di portarli al di fuori dei centri di ricerca e di rendere possibile il loro impiego anche in ambito edge, arrivando anche in un futuro distante all’integrazione nei computer portatili qualora ciò si rivelasse possibile e consigliabile.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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