Nuova fabbrica da GlobalFoundries, per contrastare la penuria di semiconduttori

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Nuova fabbrica da GlobalFoundries, per contrastare la penuria di semiconduttori

Tra qualche anno, tornando con la memoria ai mesi che stiamo vivendo, ricorderemo nel settore dell’ICT il 2020 e il 2021 come gli anni caratterizzati dalla pandemia Covid-19 e dalle difficoltà legate alla produzione dei semiconduttori indispensabili per di fatto quasi tutti i prodotti in commercio.

E’ ben nota la dinamica che vede i produttori mondiali in difficoltà: la produzione di semiconduttori non è tale da far fronte alla domanda di mercato, con i produttori che quindi non hanno a disposizione un numero adeguato di componenti per far fronte alle necessità della produzione e mettere tra le mani dei consumatori i prodotti da loro richiesti.

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Sembra un paradosso ma le maggiori difficoltà produttive non sono legate a chip costruiti con le tecnologie produttive più sofisticate, come quelle a 7 nanometri o a 5 nanometri utilizzate per i processori e per le GPU delle schede video. La produzione è insufficiente con processi ormai maturi e da tempo a disposizione del mercato, utilizzati per la costruzione di un ampio numero di chip che si trovano in molti prodotti di uso comune. E’ proprio questo il problema dell’industria automobilistica, alle prese con una capacità che è forzatamente rallentata se non del tutto bloccata proprio per la mancanza di componenti.

Cosa fare? La risposta è semplice, incrementare la produzione per far fronte alla domanda. Ma produrre semiconduttori non è così semplice come si potrebbe pensare e soprattutto richiede sedi produttive complesse e costose da realizzare. Tutti i cosiddetti Foundry Player, cioè le aziende che producono semiconduttori per conto terzi, si sono mossi per espandere ove possibile la capacità produttiva delle proprie fabbriche anche annunciando piani di espansione con nuove sedi per il futuro.

E’ questo il caso dell’americana GlobalFoundries, azienda nata oltre 10 anni fa partendo dalle fabbriche produttive di AMD che ha scelto in quel periodo di diventare fabless delegando ad altra azienda la produzione dei propri chip, aprendosi poi al mercato così da collaborare con altri produttori terzi. Digitimes segnala come proprio in questi giorni l’azienda abbia iniziato le operazioni di espansione del proprio campus a Singapore, nel quale installerà una nuova linea produttiva con wafer da 12 pollici di diametro.

Una volta che questa nuova fase di espansione entrerà in produzione GlobalFoundries potrà contare su una capacità addizionale di circa 450.000 wafer ogni anno portando l’output totale a circa 1,5 milioni di wafer. Nelle parole dell’azienda la nuova espansione permetterà di far fronte proprio alla richiesta proveniente dai settori automotive, da quello della mobilità 5G e dai sistemi di sicurezza per i quali i clienti dell’azienda richiedono un maggior volume di semiconduttori così da supportare l’espansione futura. Interventi simili sono previsti anche nelle sedi produttive dell’azienda in Germania (ex AMD) e negli Stati Uniti.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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