Intel vuole RISC-V? Avrebbe offerto più di 2 miliardi di dollari per SiFive

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Intel vuole RISC-V? Avrebbe offerto più di 2 miliardi di dollari per SiFive

Intel avrebbe messo sul piatto oltre 2 miliardi per acquistare SiFive, azienda nata nel 2015 per iniziativa di tre ricercatori – Krste Asanović, Yunsup Lee e Andrew Waterman – della UC Berkeley e specializzata nella progettazione e licenza di core basati sull’ISA aperta RISC-V. Lo scrive Bloomberg.

Intel, già un investitore in questa realtà fabless tramite Intel Capital, potrebbe avere più di una motivazione per acquisire SiFive: la prima è acquisire competenza su RISC-V, qualora l’azienda volesse adottare questa ISA al posto del tradizionale x86 in alcuni settori di mercato, mentre la seconda è quella di avvicinarsi al mondo RISC-V e attirare clienti per le sue Fab, nell’ambito della strategia IDM 2.0 annunciata dal CEO Pat Gelsinger sul finire di marzo che prevede l’apertura delle linee di produzione ad altre realtà e a qualsiasi architettura.

Ci potrebbe anche essere una terza spiegazione, ossia migliorare le proprie capacità software (OneAPI, ecc). Come riporta Venturebeat, “SiFive sta lavorando per rendere più facile programmare per differenti tipi di chip di calcolo e lo scorso anno assunto Chris Lattner, un eminente computer scientist nella Silicon Valley. Lattner ha guidato la creazione del linguaggio di programmazione Swift per Apple, che è diventato il modo principale in cui gli sviluppatori scrivono app per iPhone. Più di recente, Lattner ha supervisionato i team impegnati nello sviluppo dei linguaggi di programmazione per l’intelligenza artificiale Google Brain e TensorFlow di Alphabet”.

Che sia per una motivazione o l’altra, o magari per tutte, Intel potrebbe conseguire un’acquisizione certamente non tra le più onerose della sua storia, ma con potenziali sviluppi molto significativi. Non va dimenticato infatti il contesto in cui questa operazione potrebbe avvenire, ossia alla vigilia della possibile acquisizione di ARM da parte di Nvidia per 40 miliardi di dollari. Se l’autorità competenti dovessero dare il via libera, molti clienti di ARM potrebbero decidere di guardarsi attorno e RISC-V potrebbe risultare una strada percorribile, aprendo nuove opportunità di mercato per SiFive.

Questo perché molti clienti di ARM – e concorrenti di Nvidia – sono preoccupati di un possibile cambio del modello di business del progettista britannico. ARM progetta architetture e le concede in licenza, operando in modo assolutamente neutrale, ma molti faticano a credere che Nvidia lascerà invariato il modello di business dell’azienda o che non se ne avvantaggi in qualche modo.

Stando a Bloomberg, SiFive avrebbe “ricevuto offerte di acquisizione da più parti oltre a Intel” e starebbe analizzando anche delle “semplici” proposte d’investimento. “Le trattative sono all’inizio, non c’è garanzia che un accordo sarà raggiunto e SiFive potrebbe scegliere di rimanere indipendente“. SiFive, nel 2020, dopo un round d’investimenti, fu valutata circa 500 milioni di dollari, quindi un’acquisizione da oltre 2 miliardi potrebbe rappresentare un bel premio rispetto al valore attuale dell’azienda.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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