NASA Perseverance: al via l’esplorazione e la raccolta dei campioni che saranno inviati sulla Terra

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NASA Perseverance: al via l’esplorazione e la raccolta dei campioni che saranno inviati sulla Terra

NASA Perseverance ha iniziato da qualche giorno la sua missione vera e propria. Nelle prime settimane infatti il rover marziano è stato impegnato sia nei controlli alla strumentazione sia nel riprendere le gesta del drone NASA Ingenuity.

Ora che il drone è entrato nella seconda fase operativa, il team che segue il rover ha più libertà e può iniziare a condurre le analisi del terreno nella zona in cui si trova. Questo permetterà di ottenere via via sempre più informazioni e iniziare anche la raccolta dei campioni che saranno poi spediti sulla Terra con una missione apposita.

Le novità da Marte di NASA Perseverance

Jennifer Trosper (project manager del JPL) ha dichiarato “nei prossimi mesi, Perseverance esplorerà un’area di 4 chilometri quadrati sul fondo del cratere. È da questa zona che verranno raccolti i primi campioni di un altro pianeta per il ritorno sulla Terra grazie a una futura missione”.

nasa perseverance

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Come già noto, uno degli obiettivi principali della missione è studiare la zona del cratere Jezero così da conoscere la geologia e la possibilità di presenza di vita passata (quando era un lago). Conoscere la composizione della superficie, oltre a dare informazioni utili, sarà anche alla base della selezione delle zone più interessanti per la raccolta dei campioni.

In futuro poi ci saranno altri esperimenti di MOXIE per generare ossigeno dall’atmosfera marziana. Via via che la missione proseguirà ci saranno zone che potrebbero risultare ancora più interessanti dal punto di vista scientifico, anche se gli ingegneri hanno già individuato un percorso che NASA Perseverance potrà seguire.

Le due zone interessanti per l’esplorazione

Attualmente sono due le zone che hanno attirato l’attenzione. La prima comprende zone ricche di roccia che sono alla base del cratere stesso. La seconda invece si chiama Séítah che significa “in mezzo alla sabbia” in lingua Navajo. In questa zona ci sono sia rocce, che strutture sedimentarie oltre a dune di sabbia.

nasa perseverance

La sfida sarà evitare di rimanere bloccati nella sabbia marziana. Per questo il rover si muoverà con la giusta calma preferendo le zone con la maggior presenza di roccia. Solo una volta trovata una zona di sicuro interesse il rover si potrà avventurare anche nella sabbia.

Una volta ispezionate le varie zone si deciderà quali sono le più interessanti per la raccolta dei campioni che saranno spediti sulla Terra (in questa parte saranno raccolti uno o due campioni). Una volta completata questa parte, NASA Perseverance tornerà verso la zona d’atterraggio, dopo aver percorso da 2,5 km a 5 km e avendo utilizzato fino a otto provette per la raccolta dei campioni.

Successivamente ci si dirigerà nella zona del delta fluviale che si immetteva nel grande lago. Anche lì verranno raccolti campioni che potrebbero conservare tracce di vita passata. Siamo solo all’inizio della missione Mars 2020 e molto ancora dovrà essere esplorato e scoperto.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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