Quali cuffie Bluetooth per l’audio lossless? Alcune delle migliori dal mondo audiofilo

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Quali cuffie Bluetooth per l’audio lossless? Alcune delle migliori dal mondo audiofilo

C’è aria di cambiamento nel mondo dello streaming musicale: Apple ha annunciato il supporto per i file lossless in Apple Music e Amazon ha comunicato che renderà gratuito l’accesso ai file in alta risoluzione, mentre Spotify dovrebbe introdurre a breve la propria offerta hi-fi. In tutto questo, però, le cuffie Bluetooth che supportano questi formati sono poche e nemmeno le AirPods Max di Apple, nonostante siano appena state annunciate, sono in grado di offrire questa compatibilità.

Abbiamo dunque preparato un elenco di alcuni prodotti poco noti al grande pubblico, ma pensati per non scendere a compromessi sulla qualità dell’audio. Si tratta di cuffie (e non solo) destinate agli audiofili, ma che chiunque può apprezzare per l’audio superiore che offrono. In attesa che il resto del mercato si adegui al nuovo standard, questi prodotti sono quanto di meglio si possa trovare se il fine esclusivo è quello di ottenere un suono di alta qualità.

Perché l’audio lossless? È possibile avere audio lossless con il Bluetooth?

Quando si parla di audio “lossless” si intende il fatto che la compressione che viene applicata al suono non ne elimina alcuna parte ed è quindi senza perdite di qualità (“lossless” significa, appunto, “senza perdita”). I codec come MP3, AAC e OGG eliminano infatti alcune frequenze per ridurre lo spazio occupato dai file, ma in questo modo compromettono la qualità del suono: spesso si possono sentire distorsioni, artefatti e perdita di dettaglio, in particolare nella fascia delle alte frequenze dove si trovano strumenti come i piatti della batteria. Avere a disposizione audio “lossless” significa dunque accedere a brani che hanno almeno la qualità del CD (16 bit, 44,1 kHz), che è da tempo lo standard minimo. Oggigiorno sono presenti anche formati a risoluzione più elevata, fino a 32 bit e 768 kHz.

La differenza in termini qualitativi tra un file compresso e un file lossless è facilmente udibile: gli strumenti sono più chiari e più dettagliati, c’è una maggiore estensione sia dei bassi che degli alti, c’è una maggiore distinzione tra le varie componenti del brano. Nel caso di file fortemente compressi, come nel caso degli MP3 a 128 kbps o a 192 kbps, la differenza rispetto a un FLAC in qualità CD è sostanziale e porta a non sentire numerosi elementi che rimangono nascosti. In altri casi, come quello degli MP3 a 320 kbps, le differenze sono più sottili e meno facilmente udibili, ma comunque presenti a un orecchio attento.

Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare, è possibile avere audio lossless anche con un mezzo di trasmissione come il Bluetooth che, per sua natura, è limitato nella banda a disposizione. Per ottenere questo risultato, sia le cuffie che il dispositivo sorgente devono supportare un codec di alta qualità. Il codec LDAC di Sony mette a disposizione una banda di 990 kbps, mentre il codec LHDC HWA di Savitech è in grado di arrivare a 900 kbps. In entrambi i casi la banda è sufficiente a gestire brani con qualità equivalente ai file FLAC con risoluzione CD, ma è possibile spingersi anche più in alto usando opportuni algoritmi come è il caso per questi due codec, che supportano file con risoluzione pari a 96 kHz e 24 bit di profondità.

Cuffie Bluetooth che supportano l’audio lossless

Tutte le cuffie che elenchiamo di seguito supportano l’audio lossless tramite la connessione Bluetooth. Le abbiamo scelte per la loro dedizione assoluta verso la qualità del suono, pertanto altri aspetti non sono così curati come su altre cuffie: non aspettatevi di trovare compatibilità con assistenti vocali, cancellazione del rumore e così via, queste cuffie sono pensate esclusivamente per l’ascolto di musica. Abbiamo provato tutti i modelli elencati a eccezione delle Drop Panda.

HiFiMAN Deva

HiFiMAN Deva

Il mercato audiofilo sta seguendo un’evoluzione per certi versi simile a quella del mercato “di massa”, con sempre più modelli che offrono anche connessioni Bluetooth. HiFiMAN ha lanciato le Deva, cuffie planari la cui peculiarità è quella di essere aperte: in più di un senso sono l’opposto delle AirPods Max, dato che non offrono alcun tipo di isolamento con l’esterno. L’obiettivo è raggiungere la massima qualità audio possibile, fatto che nel mondo delle cuffie di alta gamma è spesso sinonimo di cuffie aperte. Le Deva sono cuffie con cavo rimovibile che sfruttano un modulo Bluetooth esterno, il Bluemini, per ottenere la connettività senza fili e possono pertanto essere usate sia con che senza cavo.

Indipendentemente dal tipo di connessione scelto, le Deva hanno un suono caldo e avvolgente che raggiunge quel compromesso ideale tra l’accuratezza della riproduzione e il divertimento. Il dettaglio, la scena sonora e l’immagine sono decisamente migliori di quanto il prezzo (ufficialmente di 300$, poco più di 250€: il prezzo attuale in Italia è di 349€) lasci intendere.

La pecca principale è la qualità costruttiva, che lascia un po’ a desiderare rispetto a controparti di altri marchi nel mercato audiofilo, ma dall’altro lato l’uso massiccio della plastica fa sì che il peso complessivo sia abbastanza contenuto (360 g) e questo, insieme ai cuscinetti morbidi sull’archetto e sui padiglioni, le rende confortevoli anche per lunghe sessioni d’ascolto.

L’aspetto interessante del Bluemini è che offre compatibilità con praticamente ogni tipo di codec a disposizione sul mercato: oltre a SBC, infatti, HiFiMAN ha incluso AAC, aptX, aptX HD, LDAC e HWA/LHDC. Il supporto a LDAC è integrato in tutti gli smartphone con Android 8 e successivi, dunque è possibile godere di musica in alta qualità anche senza un cavo in mezzo. Il microfono è di qualità bassa e le funzionalità sono ridotte all’osso, ma la priorità di HiFiMAN era quella di garantire la qualità del suono e da questo discendono poi tutte le scelte conseguenti.

Drop Panda

Drop Panda

Nate dalla collaborazione tra Drop e THX, le Panda sono cuffie che riprendono un driver planare storico: quello usato sula serie PM di Oppo, particolarmente apprezzata per il suo caratteristico tono caldo e avvolgente. La particolarità delle Panda sta nel fatto che coniugano un design moderno e “mainstream” con uno stadio di amplificazione di alto livello, certificato da THX e con una linearità estrema.

Si tratta di cuffie chiuse che ricalcano i casi d’uso di cuffie come le Sony WH-1000XM4, ma senza essere dotate di cancellazione attiva del rumore. In questo caso l’attrattiva è data dalla qualità del suono, che è il focus principale e che appare superiore rispetto alle alternative più diffuse.

I codec supportati includono SBC, AAC, aptX HD, aptX Adaptive e LDAC, a dimostrazione della vocazione audiofila di queste cuffie. Costano 399$ su drop.com.

HiFiMAN Ananda Bluetooth

HiFiMAN Ananda BT

Le Ananda Bluetooth sono identiche in tutto e per tutto al modello con cavo, incluso il prezzo di 999$. Si tratta dell’unico modello nato per essere totalmente senza fili della casa cinese e, quindi, l’unico a non prevedere l’aggiunta di un modulo esterno. Il risultato è esteticamente estremamente simile al modello cablato: l’unica differenza sta nell’assenza dei cavi che partono dai padiglioni. Si tratta di cuffie di dimensioni indubbiamente abbondanti e con un’estetica ben lontana da quella utilizzata dai marchi “mainstream”, ma il contraltare di questa scelta è che il comfort è assicurato grazie ai padiglioni grandi e avvolgenti e alla fascia sospesa. La qualità costruttiva è, di nuovo, oggetto di critica dato che le cuffie sono realizzate con plastica che appare di qualità mediocre nonostante il prezzo piuttosto elevato.

Il suono, dall’altro lato, è il vero motivo per cui queste cuffie sono note: è brillante, vivido e vivace, con un’accentuazione dei toni medio-alti che dà maggiore mordente a chitarre elettriche e voci femminili senza però infrangere il delicato equilibrio complessivo delle parti che fa sì che qualunque strumento suoni bene. Il livello di dettaglio è notevole, così come lo è la separazione dei vari strumenti.

Di nuovo troviamo un’ampia gamma di codec a disposizione così da poter godere dell’alta qualità pur facendo a meno dei cavi (SBC, AAC, aptX, aptX HD, LDAC, LHDC HWA). Come sempre si parla di compromessi, ma in questo caso il bilanciamento va a favorire la qualità del suono a scapito degli altri parametri. Non ci sono infatti funzionalità avanzate o interazioni particolari con assistenti vocali, né comandi touch o altre cose simili. L’unica concessione alla funzionalità è il microfono che è possibile collegare tramite l’apposita presa jack: è posto su una sua asta e ha una qualità discreta.

Sono disponibili su eBay a poco più di 800€ (vendute direttamente da HiFiMAN).

HiFiMAN HE-R10P

HiFiMAN HE-R10

A sinistra: le HE-R10D. A destra: le HE-R10P.

Chi non volesse poi badare a spese può optare per le HiFiMAN HE-R10P. Modellate sulla base delle storiche Sony MDR-R10, considerate da molti come le migliori cuffie mai prodotte, le nuove HE-R10P usano la stessa forma dei padiglioni inserendo al loro interno, però, dei diffusori planari.

Il livello di dettaglio che HiFiMAN è riuscita a raggiungere è davvero ragguardevole e assimilabile a quello di alcune cuffie elettrostatiche, con in più però l’ottima linearità garantita dall’uso di diffusori planari (con una presenza a 20 Hz notevole) e una fisicità del suono più che buona. La curva di risposta privilegia in particolare i medio-alti, cosicché il suono appare vivace ed energico.

L’unica pecca è la qualità costruttiva: le HE-R10P utilizzano lo stesso archetto delle HE-400i 2020, ma se le prime costano 5.500$ di listino (e circa 5.500€ reali, su eBay), le seconde costano 169$, rendendo questa somiglianza molto poco lusinghiera nei confronti dell’ammiraglia della casa cinese. Le HE-R10P sono compatibili con il modulo Bluemini usato dalle Deva, motivo per cui le includiamo in questo elenco: non dispongono di cancellazione del rumore o di altre funzionalità avanzate, ma ci permettiamo di dire che sia difficile puntare più in alto nel mondo delle cuffie Bluetooth.

Per chi volesse contenere la propria spesa esiste anche il modello HE-R10D, la cui unica differenza rispetto alle HE-R10P è l’uso di un diffusore dinamico anziché planare. Anche il suono cambia e diventa molto più caldo e avvolgente, perdendo però in risoluzione. Il prezzo resta comunque tutt’altro che popolare, dato che è pari a 1.300$ (1.300€ se le acquistate da PlayStereo, distributore ufficiale per l’Italia).

Altre opzioni

Ci sono poi molte altre cuffie sul mercato in grado di offrire un’elevata qualità del suono: abbiamo provato le Sony WH-1000XM4 (~350€), le Cleer Flow II (~200€), le Bowers & Wilkins PX7 (~400€) e siamo rimasti molto soddisfatti, ma tutti questi modelli si rivelano inferiori rispetto a quelli che abbiamo proposto in termini di pura capacità di resa acustica e per questo non li abbiamo inclusi in questo articolo. Sono poi disponibili sul mercato ulteriori modelli destinati agli audiofili che non abbiamo, però, avuto occasione di provare direttamente.

Adattatori Bluetooth per usare qualunque cuffia con l’audio lossless

Se avete già delle cuffie con cavo, ma vorreste utilizzarle senza fili, c’è una soluzione parziale al problema: sono infatti disponibili degli adattatori che, una volta collegati alle vostre cuffie, si connettono poi al vostro dispositivo sorgente (smartphone, computer, ecc) usando il Bluetooth. In questo modo potete continuare a usare le cuffie che già avete, contenendo in più la spesa aggiuntiva per il passaggio al sistema senza fili.

Abbiamo provato diversi adattatori e quelli che più ci hanno colpito sono il Radsone EarStudio ES100 (a sinistra nell’immagine), lo Shanling UP4 (a destra) e lo Shanling UP2 (al centro).

Radsone EarStudio ES100

È stato il primo prodotto di questo genere a fornire compatibilità con codec ad alta qualità (aptX, aptX HD, LDAC, oltre a SBC e AAC) assieme a una potenza in uscita elevata (ben 300 mW a 16 Ω!). Può essere usato anche come scheda audio esterna se collegato tramite USB e fornisce un’uscita bilanciata tramite jack a 2,5 mm. A corredo è fornita un’applicazione con la quale è possibile sbizzarrirsi nella personalizzazione, dall’equalizzazione fino ai filtri del DAC. Costa circa 100€.

Shanling UP2 e UP4

Lo Shanling UP2 e l’UP4 ricalcano da vicino le orme dell’ES100 con un design più curato in alluminio e vetro. L’UP2 offre solo un’uscita classica con jack da 3,5 mm, mentre l’UP4 aggiunge anche un’uscita bilanciata da 2,5 mm. Supportano pressoché ogni codec Bluetooth esistente: SBC, AAC, aptX, aptX HD, aptX Low Latency, LDAC e LHDC. Anche in questo caso è possibile utilizzarli come schede audio esterne tramite cavo USB. I prezzi ufficiali sono di 79$ per l’UP2 e 99$ per l’UP4.

Altre opzioni

Per chi non volesse scendere a compromessi sono disponibili poi ulteriori soluzioni come l’iFi xDSD o l’iFi xCAN, DAC/amp portatili che erogano rispettivamente 500 mW e 1 W di potenza. Sono più grandi, ma offrono opzioni ulteriori come degli effetti per allargare la scena sonora o per aumentare i bassi. Il xCAN può poi essere usato come un amplificatore tradizionale, mentre il xDSD accetta anche segnali ottici in ingresso. L’aspetto di cui tenere conto è il prezzo, dato che è superiore ai 300€ in entrambi i casi.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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