OnePlus Watch: bello e ben fatto. Cosa manca? Il software! La recensione

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OnePlus Watch: bello e ben fatto. Cosa manca? Il software! La recensione

Dopo anni trascorsi tra indiscrezioni e bozze di brevetti ecco che OnePlus ha finalmente presentato il suo primo smartwatch: OnePlus Watch. Tutti i brand del momento si sono buttati a capofitto in questo tipo di mercato degli indossabili ed è palese che anche l’azienda di Pete Lau non poteva esimersi soprattutto viste le richieste del suo fedele pubblico che lo richiedeva a gran voce. 

Si dice che il OnePlus Watch era nelle idee di Carl Pei già da prima del 2015 ma poi proprio in quegli anni il “grande capo” decise di non realizzarlo ma di puntare risorse più sugli smartphone. Da allora però OnePlus sembra aver cambiato idea e posizione sui dispositivi indossabili e lo scorso anno, purtroppo solo in India, l’azienda ha rilasciato sul mercato la sua prima smartband votata al fitness. Da lì il passo verso lo smartwatch sembra essere stato breve e finalmente OnePlus ha svelato al mondo intero il suo primo Watch. 

Ad un primo sguardo ammettiamo che il OnePlus Watch non crea l’effetto “wow” che altri device dell’azienda stessa avevano provocato. Possiede una cassa in alluminio lucido, ci dice OnePlus, realizzato con oltre 20 trattamenti. Minimalista, come vedremo, con un retro purtroppo in policarbonato, ma un vetro con tecnologia 2.5D che permette di avere la cassa a filo. Non c’è in esecuzione la piattaforma Wear OS di Google, ma piuttosto un software personalizzato di OnePlus che sembra dare allo smartwatch un notevole vantaggio in termini di durata della batteria, con quasi due settimane di autonomia con una carica ma che di certo non permette di avere il massimo dell’usabilità e della produttività. Costa 159€, quindi meno di tanti altri suoi concorrenti. Scopriamo se effettivamente vale questa cifra.

 

UNBOXING

Una rapida occhiata nella confezione rivela che OnePlus decide di includere oltre all’orologio un piccolo caricatore magnetico pronto ad accompagnare l’utente durante i viaggi senza però creare problemi di spazio. Il caricabatterie possiede già il cavo incorporato e si collega ad una presa a muro tramite USB-A. Null’altro nella confezione di vendita se non  qualche manualetto di istruzioni rapide e l’assenza di un cinturino di ricambio. 

Ricordiamo che lo smartwatch è compatibile con Android e non con iOS e comunica con uno smartphone tramite l’applicazione OnePlus Health, l’applicazione rilasciata ufficialmente sul Play Store da OnePlus. 

DESIGN e DISPLAY

Il primo orologio di OnePlus ha un design classico e circolare. La cassa è realizzata in acciaio inossidabile lucido con anse classiche che permettono di mantenere abbastanza saldo il cinturino in fluoroelastomero. Il vetro che copre il display è antigraffio con bordi curvi dalla tecnologia 2.5D. Sotto il vetro, particolare la cornice attorno al display ad anelli circolari simili a quelli che si trovano su altri accessori OnePlus.

Sul lato destro dell’orologio ci sono due pulsanti, un pulsante “funzione” in alto e un pulsante di accensione nella parte inferiore. Per quanto riguarda il primo, quello “funzione”, è facilmente riconoscibile non solo per la posizione ma anche per la scritta di OnePlus che aleggia, non troppo visibile ad occhio nudo, sulla superficie dello stesso rendendolo comunque unico.

Il retro dell’orologio ha una copertura (purtroppo) in plastica per la cassa e tutti i sensori ottici in una struttura centrale. Ci sono anche due connettori per il caricatore magnetico facili da trovare grazie anche al comodo caricatore realizzato nella medesima forma della cassa dello smartwatch. Sul lato sinistro (di fronte al display) c’è l’altoparlante e in basso è presente anche il microfono.

I cinturini si collegano all’orologio utilizzando i soliti perni standard caricati a molla. Una scelta intelligente questa di OnePlus che dovrebbe consentire all’utente di sostituirli anche con altri cinturini che solitamente troviamo per gli orologi tradizionali. Quello che viene posto in confezione è classico con una fibbia che a livello di design e funzionalità somiglia a quanto visto già con Apple Watch o con anche altri device della concorrenza. Qui però c’è una sola taglia e esternamente il cinturino possiede una particolare texture che lo rende sicuramente meno anonimo. 

Come ci si aspetterebbe da un orologio progettato per il monitoraggio del fitness, OnePlus Watch è classificato con certificazione IP68 e questo dunque permette a chi lo utilizza di non avere problemi nel portarlo in piscina, o anche a correrci sotto la pioggia. La certificazione IP68 chiaramente permette di farlo resistere immerso fino a 5ATM e anche a non avere problemi con la polvere.

Abbiamo il polso abbastanza grande ma ammettiamo che questo OnePlus Watch con cassa da 46mm risulta senza dubbio piuttosto esagerato nelle dimensioni. Sicuramente non è votato per un pubblico femminile e anche per chi possiede un polso più piccolo di certo faticherà un po’ nell’utilizzarlo senza un leggero fastidio. Anche il cinturino è realizzato con un’unica taglia, abbastanza grande soprattutto se il polso è di piccole dimensioni. OnePlus poteva pensare di proporre lo smartwatch con un doppio cinturino dalle taglie differenti. Effettivamente questa cosa è stata pensata da OnePlus ma per la versione più costosa ossia l’edizione limitata in lega di cobalto per la cassa e anche l’acciaio inossidabile per il resto del prodotto che appunto viene fornito con un doppio cinturino: il classico in fluoroelastomero standard e con un cinturino in pelle con fibbia a farfalla, forse più pratico.  

Esteticamente dunque il nuovo OnePlus Watch non si discosta poi troppo da altri device del genere presenti già sul mercato. OnePlus in questo caso ha fatto il compitino di considerare il suo futuro smartwatch con un aspetto che riprendesse il più possibile quello che è un orologio classico non smart. Ci ha aggiunto davvero poca personalità e forse questo potrebbe renderlo un po’ anonimo e capace di confondersi con il resto della concorrenza. Ci aspettavamo forse di più da OnePlus che ha sempre fatto valere la sua personalità con gli smartphone. Oltretutto viene proposto in una sola versione standard ossia quella con in Midnight Black. 

OnePlus Watch è però costruito bene e la sua robustezza, seppure con cassa inferiore risulta in policarbonato, non viene messa in discussione almeno in questi giorni di prova dello smartwatch. L’orologio ha un display touchscreen AMOLED con una risoluzione di 454 x 454 pixel e con una diagonale pari a 1,39 pollici. Le grandi dimensioni dell’orologio hanno permesso al display di essere piuttosto grande e questo dunque rende facile l’uso del touchscreen per le classiche interazioni con le funzionalità.

In termini di qualità dell’immagine, il display è nitido grazie all’ampia densità di pixel pari a 326ppi e il testo come anche le immagini, anche quelle meno grandi, non sembrano aver problemi di visualizzazione. L’uso di un pannello AMOLED permette di avere un passo in più rispetto ad alcuni smartwatch della concorrenza che non ne utilizzano. Qui l’interfaccia utente principalmente scura permette di avere uno sfondo perfettamente nero in ogni momento garantendo dunque un’ottimo risultato di visibilità oltre che di minor consumo.

È interessante notare che OnePlus Watch è uno dei pochi che non rivela un pannello AMOLED incredibilmente saturo come visto su molti altri orologi. La maggior parte dei colori possiede un aspetto vivace ma non troppo aggressivo permettendo di avere sempre, in ogni situazione, la giusta calibratura dei colori con ogni tipo di watchfaces. La risposta al tocco non è istantanea ma comunque buona. Non è super reattivo, il che a volte può creare qualche fastidio se si proviene ad esempio da uno smartphone di fascia alta come ad esempio OnePlus 9 Pro. Di fatto funziona bene praticamente in ogni situazione e per la maggior parte del tempo e questo dunque permette di dargli una marcia in più rispetto ad altri device della concorrenza meno famosa. 

Il display ha cinque livelli di luminosità manuali e una modalità automatica. Il display diventa abbastanza luminoso sotto la luce del sole, ma la luminosità automatica è molto conservativa, probabilmente per non incorrere nel consumo eccessivo della batteria. Il display spesso appare un po’ troppo scuro all’interno di ambienti meno luminosi e costringe ad azionare la luminosità manuale. Tuttavia, questa sembra una cosa comune anche con gli smartphone di OnePlus che spesso si comportano allo stesso modo.

Il display ha due principali limitazioni. Innanzitutto, non esiste una modalità sempre attiva, il che significa che è necessario alzare il polso ogni volta che si vuole vedere l’ora. Secondo, non è possibile tappare sullo schermo per accenderlo. Per qualche motivo, il touchscreen viene disabilitato quando lo schermo è spento, quindi l’unico modo per riattivare l’orologio è sollevarlo o premere uno dei pulsanti laterali. Per fortuna la funzione di sollevamento per riattivare lo schermo funziona per lo più bene, ma si poteva fare di più permettendo agli utenti di toccare lo schermo per riattivarlo. Chissà se l’azienda lo porrà in un futuro aggiornamento dello smartwatch.  

SISTEMA OPERATIVO

OnePlus Watch funziona grazie ad un sistema operativo personalizzato dall’azienda e dunque seguendo un po’ la moda degli altri (tranne OPPO) che appunto non hanno deciso di implementare WearOS di Google ma di creare un proprio sistema operativo che concretamente migliorasse la fruizione dello smartwatch soprattutto per l’autonomia. Su OnePlus Watch è presente, probabilmente, una versione rimaneggiata del sistema operativo utilizzato sulla OnePlus Band con alcune funzionalità extra aggiunte per l’occasione.

L’interfaccia utente può essere controllata utilizzando il touchscreen come anche il pulsante “funzione”. Premendo una volta questo pulsante infatti vengono visualizzate tutte le applicazioni presenti sullo smartwatch e che OnePlus ha posto in una sorta di carosello che segue la dimensione circolare dello schermo. Premendolo di nuovo si torna alla schermata iniziale da qualsiasi punto dell’interfaccia utente. La navigazione avviene, come detto, tramite il touchscreen, tappando direttamente sugli elementi e quindi scorrendo dal bordo sinistro per tornare indietro.

Quali applicazioni possiede OnePlus Watch? Ci sono applicazioni per gli allenamenti, per il monitoraggio dell’attività, per quello del sonno, il cardiofrequenzimetro, il monitoraggio dello stress ma anche il sensore per la misurazione dell’ossigeno nel sangue. E poi ancora gli allarmi, il timer e così via. L’ampio display rende la navigazione facile e passare attraverso tutte le applicazioni o funzionalità scorrendo velocemente è davvero all’ordine del giorno. Dalla schermata iniziale è poi possibile anche effettuare uno swipe verso il basso per visualizzare il centro di controllo. Qui sono presenti le classiche scorciatoie per abilitare il “Non Disturbare”, per regolare la luminosità, trovare il tuo telefono, impostare allarmi, usare lo schermo come una torcia e accedere alle impostazioni.

Allo stesso modo, scorrendo con il dito verso l’alto dalla schermata iniziale è possibile accedere alle notifiche. Purtroppo in questo OnePlus Watch pecca un po’ di sincronizzazione con lo smartphone. Sì, perché le stesse sullo smartwatch persistono anche se vengono visualizzate sullo smartphone a meno che non si agisca proprio sull’orologio per cancellarle. Oltretutto le notifiche sono di sola lettura e dunque l’utente non potrà rispondere ad esse se non utilizzando lo smartphone. 

Tenendo premuto il dito sullo schermo è possibile cambiare velocemente l’interfaccia utente per quanto riguarda i quadranti dell’orologio. L’interfaccia è abbastanza standard ed è anche simile a quelle che abbiamo visto praticamente su tutti gli altri smartwatch con interfaccia proprietaria da HUAWEI a OPPO passando anche per altri brand cinesi.  

Al momento OnePlus Watch possiede circa 15 diversi modelli di quadranti, di cui 14 possono essere installati sull’orologio in qualsiasi momento e gli altri da poter scambiare direttamente con l’applicazione in modo veloce. Chiaramente non essendo una piattaforma standardizzata con WearOS questo significa che non c’è supporto per app di terze parti su OnePlus Watch e dunque non è possibile installarne di esterne e soprattutto, almeno al momento, nemmeno installare quadranti differenti da quelli proposti sull’app. Qualsiasi funzionalità aggiuntiva dovrà provenire da OnePlus poiché la società non ha rilasciato alcun SDK su cui sviluppare app o watchfaces di terze parti.  

Interessante anche la presenza sul OnePlus Watch di un lettore audio integrato. È possibile dunque trasferire tutti i file audio sull’orologio tramite l’app del telefono, accoppiare delle cuffie Bluetooth all’orologio ed ascoltare la musica direttamente dallo smartwatch senza il bisogno di avere lo smartphone a portata di mano. Ci sono 2 GB di spazio disponibile sull’orologio e chiaramente questa risulta una cosa utile se si vuole andare a correre in giro senza necessariamente portare lo smartphone dietro. E poi l’orologio di OnePlus include anche la funzionalità della chiamata telefonica. Sebbene l’orologio non abbia alcuna capacità di rete, funge da auricolare per lo smartphone connesso e per questo è possibile effettuare e ricevere chiamate direttamente tramite l’altoparlante dell’orologio. Se sono connesse le cuffie sarà possibile rispondere anche direttamente con queste sempre usando lo smartwatch.  

L’applicazione OnePlus Health permette, come detto, di interfacciarsi in qualunque momento con OnePlus Watch per impostare qualsiasi tipo di funzionalità, watchfaces o anche caricare la musica. Non solo perché tramite l’applicazione è possibile scaricare ogni tipo di dato riguardante il fitness che l’utente svolge monitorato da OnePlus Watch. L’app è disponibile su Google Play Store e permette dunque di usare lo smartwatch con qualsiasi smartphone Android. Purtroppo al momento non esiste un’app per iOS e dunque per iPhone, quindi non sarà possibile, almeno al momento, usare OnePlus Watch con un iPhone, cosa invece possibile con WearOS e anche con gli smartwatch Samsung. 

Nel complesso, l’interfaccia utente di OnePlus Watch è ben progettata e facile da usare. C’è anche un discreto numero di funzionalità integrate. Sfortunatamente, c’è l’impossibilità di installare applicazioni di terze parti o eventuali quadranti aggiuntivi oltre al fatto che se si ha iPhone non è al momento possibile utilizzarlo per far andare OnePlus Watch. 

OnePlus Watch come fitness tracker

Per impostazione predefinita, l’orologio tiene sempre traccia delle attività come passi, calorie bruciate e anche monitoraggio del sonno quando lo si indossa. Lo smartwatch è dotato di GPS integrato e, come visto anche altri sensori che riguardano l’accelerometro, il giroscopio, il sensore geomagnetico, il barometro, il sensore per la misurazione dell’ossigeno nel sangue e il cardiofrequenzimetro, che aiutano a tenere traccia di tutte le attività. OnePlus Watch supporta il monitoraggio di varie attività di fitness che possono essere abilitate direttamente tappando il pulsante in basso sulla destra o anche entrando nel menù specifico degli allenamenti. Qui è possibile trovare alcuni tipi di sport dalla corsa all’aperto, corsa indoor, corsa brucia grassi, ciclismo all’aperto, ciclismo indoor, camminata all’aperto, nuoto, ellittica, vogatore, badminton, alpinismo, sci di fondo, cricket, yoga e allenamento freestyle. 


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Il monitoraggio però sembra non funzionare come dovrebbe, almeno in questa prima versione. Se il contapassi o anche il contacalorie riesce a tenere bene il conteggio dei parametri come anche quello del sonno, ad avere qualche problematica c’è invece il sensore per il cardio frequenzimetro che purtroppo nella nostra prova ha realizzato molto spesso parametri assolutamente fuori dalla realtà. Durante una semplice passeggiata infatti la differenza con altri prodotti della concorrenza per quanto concerne la misurazione dei battiti del cuore si aggirava sempre addirittura nell’ordine dei 50 battiti.


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Quando su OnePlus Watch avevamo la misurazione di 140 o 150 battiti su altri diversi prodotti misuravamo meno di 100 battiti. Sicuramente un problema di calibrazione software del sensore. Abbiamo anche effettuato un reset totale del device ma il risultato non è assolutamente cambiato. Sicuramente un bug di gioventù che verrà risolto con eventuali aggiornamenti. L’ampio display semplifica però la visualizzazione delle informazioni a colpo d’occhio, anche se forse la mancanza di un display sempre attivo si fa sentire per uno sguardo immediato e veloce delle informazioni soprattutto durante una camminata o una corsa. 


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Buono invece il rilevatore del sonno, che tiene traccia di ciò che avviene durante la notte e ne tiene un registro con eventuali interruzioni registrate direttamente nell’app Salute. Può anche monitorare i livelli di ossigeno nel sangue sempre durante il sonno. E c’è anche il monitoraggio dello stress dove il OnePlus Watch tende a realizzare una stima del livello di stress di chi lo usa valutandolo su di una scala di 100, dove 1-29 è un valore di stress basso, 30-59 è normale, 60-79 è medio e 80-100 è alto.  

AUTONOMIA

OnePlus Watch ha una durata della batteria dichiarata di 14 giorni, ed effettivamente abbiamo constatato che è anche quella reale di utilizzo con uno scarto forse di un paio di giorni. Tutto dipende dalle impostazioni e dunque da quanto effettivamente si utilizzerà lo smartwatch per lo sport, le notifiche o altro ma di fatto non è un’utopia riuscire a raggiungere e superare senza troppi problemi i 10 giorni. 

Ed è sicuramente un vantaggio questo di OnePlus Watch rispetto ad altri concorrenti anche più costosi. Avere una durata che supera di gran lunga addirittura i 10 giorni è senza dubbio un vantaggio per chi odia ricaricare lo smartwatch ogni sera quando va a letto. Certo per avere tutta questa autonomia è necessario rinunciare ad avere un sistema operativo aperto a terzi e soprattutto a non avere possibilità di rispondere alle notifiche da smartwatch o ancora a non poter usare un display sempre attivo.  

CONCLUSIONI

OnePlus Watch è uno smartwatch che ci piace per alcuni aspetti ma che sinceramente speravamo ci colpisse di più. Potrebbe stargli un pochino stretta la denominazione di smartwatch visto il mancato supporto di applicazioni di terze parti, nemmeno per i quadranti o anche l’impossibilità di rispondere alle notifiche direttamente dall’orologio. È forse un fitness tracker maggiorato? Non proprio perché il lavoro di monitoraggio dei parametri lo svolge bene anche se non benissimo (forse per un eccesso di gioventù) ma il suo peso, le sue dimensioni e anche il suo aspetto non possono definirlo come una smartband. 

Di fatto è davvero ben realizzato in rapporto al prezzo di vendita che ricordiamo è di 159€ nella sua versione standard (per ora l’unica in vendita). La costruzione è buona, il design seppur un po’ classico e poco originale, è sicuramente degno di una OnePlus ormai commerciale ma almeno è simile ad un orologio classico non smart e per molti questo aspetto potrebbe essere un vantaggio. Buono il display, che essendo AMOLED, si legge in ogni situazione e permette anche di avere dei buoni contrasti e colori sempre vivaci. Peccato la totale mancanza di personalizzazione con i cinturini di taglia unica e l’impossibilità di avere una versione femminile che possa dunque avvicinare anche loro al mondo OnePlus. 

Sulla batteria per fortuna nulla da dire con 10 giorni completi di autonomia che permettono di dimenticare quasi il caricatore che oltretutto risulta fortemente comodo con una piccola base trasportabile dove trovano posizione due pin magnetici per una ricarica nemmeno troppo lunga. Nel complesso, OnePlus Watch non è il prodotto accattivante che forse in molti si attendevano. È ben fatto ma deve ancora mettere a punto alcune cose che riguardano il suo software e che potrebbero permettergli di confrontarsi con i concorrenti suoi pari. 

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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