Il rover NASA Perseverance ha raccolto il 21° campione su Marte, continua l’esplorazione

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Il rover NASA Perseverance ha raccolto il 21° campione su Marte, continua l’esplorazione

Mentre il drone NASA Ingenuity continua a volare su Marte, il rover NASA Perseverance sta proseguendo le operazioni di esplorazione del delta del cratere Jezero che, milioni di anni fa, era un lago dove potenzialmente si sarebbe potuta sviluppare vita (microbica). Proprio per questo la NASA e l’ESA stanno sviluppando la missione Mars Sample Return per portare dei campioni di roccia, regolite e atmosfera dal Pianeta Rosso.

nasa perseverance

Questa missione sarà la prima a portare campioni da un altro pianeta mentre in passato l’umanità ha riportato campioni dalla Luna e da asteroidi (il 24 settembre arriveranno quelli dell’asteroide Bennu, con la missione OSIRIS-REx). Recentemente si è anche scritto della possibilità che la missione Mars Sample Return possa essere cancellata per carenza di budget, nulla è stato ancora deciso in tal senso, nel frattempo i test proseguono. Negli scorsi giorni NASA Perseverance ha raccolto il suo 21° campione.

nasa rover

NASA Perseverance ha raccolto il 21° campione su Marte

Grazie alla pagina ufficiale della missione sappiamo che il 21° campione è stato raccolto il 15 settembre (sol 913) nella zona di Dream Lake. Il campione di roccia è di tipo sedimentario e ha preso il nome di Pilot Mountain. In precedenza il rover marziano aveva tentato di prelevare un altro campione, ma la roccia scelta non era idonea per avere una “carota” abbastanza solida da essere sigillata mentre la punta del trapano era stata danneggiata (ma ce ne sono altre di scorta).

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Il precedente campione, il 20° chiamato Otis Peak, risale al 23 giugno (sol 832) ed è stato prelevato nella zona dell’Emerald Lake. Complessivamente sono state riempite 21 delle 38 provette che NASA Perseverance ha a disposizione (mentre 3 delle 5 provette per verificare la mancanza di contaminazioni sono già state impiegate). Principalmente si tratta di campioni di roccia suddivisi tra sedimentarie e ignee mentre due sono di regolite marziana e una è atmosferica.

nasa marte

NASA Perseverance si trova nella zona soprannominata Mandu Wall e, come spiegato dagli ingegneri è stato un viaggio complesso ricco di insidie, come le rocce affioranti. 350 metri che sono stati percorsi anche grazie al sistema di navigazione automatica che analizza il terreno permettendo di superare gli ostacoli e riducendo così i tempi di spostamento. Nella zona del Mandu Wall si trovano rocce carbonatiche che potrebbero aver interagito con acqua dovuta a piogge oppure dall’acqua presente sul terreno. Un’ipotesi alternativa è che i carbonati si siano formati a causa dell’interazione tra minerali silicati (come l’olivina) e l’anidride carbonica atmosferica.

nasa

L’esplorazione di questa parte di Marte è racchiusa all’interno della Margin Campaign che durerà 230 sol o circa 8 mesi. Qui verranno eseguite diverse analisi chimiche e ci sarà la raccolta di (al massimo) quattro campioni di roccia. In generale lo scopo sarà quello di capire come le rocce siano cambiate nel tempo e quali ne siano state le cause.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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