Epic Games Store pubblicherà i giochi con contenuti generati dall’IA, parola del CEO di Epic Games

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Epic Games Store pubblicherà i giochi con contenuti generati dall’IA, parola del CEO di Epic Games

Epic Games Store pubblicherà i giochi con parti realizzate dall’IA generativa. A chiarirlo è stato Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games, che rispondendo a un utente su X (Twitter) ha lanciato una brusca frecciatina a Valve. La società di Gabe Newell al contrario, almeno per il momento, ha scelto di bloccare questi contenuti.

Pubblicalo su Epic Games Store. Noi non blocchiamo i giochi solo per aver utilizzato nuove tecnologie” ha scritto Sweeney su X, in risposta alla scelta di Valve di bloccare la pubblicazione su Steam di un gioco che includeva contenuti sviluppati con l’IA generativa. A luglio, Steam rilasciò una nota ufficiale in cui prendeva una posizione netta in merito.

A fare eco fu il post di uno sviluppatore che su Reddit espresse la sua delusione nel vedere la pubblicazione del suo progetto rifiutata. Anche in quel caso, Steam motivò la scelta con l’impossibilità di verificare il diritto d’autore sui contenuti generati dall’IA. A seguito di quell’episodio, si è alimentata una vera e propria polemica che ha diviso la comunità.

In un clima così caotico, anche Tim Sweeney ha approfittato per prendere posizione in merito spiegando il suo punto di vista sull’IA generativa. Secondo il dirigente, è sbagliato presumere che tutti i contenuti realizzati con l’ausilio dell’IA siano in violazione di copyright e bloccarli a prescindere.

L’idea che un’opera fatta dall’intelligenza artificiale generativa, che usa un set di addestramento di miliardi di immagini, sia frutto di un’opera originale solo perché ne contiene una minima parte è un’idea che va ben oltre i precedenti legali esistenti. Nessun tribunale ha mai emesso una sentenza di questo tipo” ha spiegato Sweeney.

E se così fosse, allora non vedo come un ragionamento simile non porterebbe alla conclusione che ogni lavoro fatto da un’artista umano è derivato dal lavoro fatto da qualcun altro che lui stesso ha visto, dato che questo contribuisce al collegamento tra i neuroni nel cervello” ha concluso.

In sostanza, Sweeney ritiene che l’IA generativa sia al pari della creatività umana, la quale scaturisce da modelli visti in precedenza, un po’ come il dataset di apprendimento di un’intelligenza artificiale. Si tratta di un parallelismo piuttosto forte e, forse, anche un po’ azzardato, ma in fondo non così assurdo.

È chiaro che risulta difficile stabilire un confine tra quella che è la violazione di una proprietà intellettuale e quella che potremmo definire semplicemente “ispirazione“. Tuttavia, nel caso dello sviluppatore in questione, Sweeney ha dichiarato che il progetto non presenta alcun presupposto per una violazione del copyright.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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