NVIDIA, nuove restrizioni alla vendita di acceleratori AI: nel mirino c’è il Medio Oriente

Non solo Cina e Russia, il governo statunitense ha deciso di limitare la commercializzazione di acceleratori di intelligenza artificiale, come quelli di NVIDIA e AMD, anche ad alcuni Paesi del Medio Oriente. A darne notizia, in un documento depositato alla SEC, è stata proprio NVIDIA.
“Durante il terzo trimestre fiscale 2023 il governo statunitense ha annunciato requisiti di licenza che, con determinate eccezioni, impattano sulle esportazioni in Cina (incluse Hong Kong e Macao) e Russia dei nostri circuiti integrati A100 e H100, DGX o qualsiasi altro sistema o board che incorpori A100 o H100“, esordisce il documento.
“Nel corso del secondo trimestre fiscale 2024, il governo ci ha informato di requisiti di licenza aggiuntivi per un sottoinsieme di prodotti A100 e H100 destinati a determinati clienti e altre regioni, inclusi alcuni Paesi del Medio Oriente. Abbiamo venduto prodotti alternativi in Cina non soggetti ai requisiti di licenza, come A800 e H800. Data la forza della domanda per i nostri prodotti in tutto il mondo, non prevediamo che ulteriori restrizioni alle esportazioni, se adottate, avrebbero un impatto materiale immediato sui nostri risultati finanziari“, aggiunge NVIDIA.
“Mentre lavoriamo per migliorare la resilienza e la ridondanza della nostra catena di fornitura, che attualmente è concentrata nell’area Asia-Pacifico, tra cui Cina, Hong Kong, Corea e Taiwan, nuovi controlli sulle esportazioni o modifiche ai controlli sulle esportazioni esistenti potrebbero avere un impatto negativo sulla nostra attività“, conclude la società.
Non è chiaro quali siano i Paesi del Medio Oriente finiti nel mirino da Washington, ma nelle scorse settimane si è parlato ampiamente dell’interesse di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita per l’intelligenza artificiale e il loro acquisto di ingenti volumi di acceleratori di NVIDIA. Entrambi i Paesi avrebbero rapporti stretti con la Cina, in particolare l’Arabia Saudita ha siglato un’alleanza strategica con Pechino proprio su progetti di AI.
Forse il governo USA teme che il Medio Oriente possa diventare una porta per far mettere alla Cina le mani sulle GPU A100 e H100. Come noto, gli Stati Uniti temono che la tecnologia delle società statunitensi possa essere usata da Pechino per rafforzare il suo comparto militare, oltre che a renderla un player tecnologico più competitivo.
Secondo Reuters, anche AMD ha ricevuto le stesse comunicazioni dal governo, pur anticipando che le nuove decisioni non avranno un impatto sui ricavi. C’è da scommettere che anche Intel abbia ricevuto l’informativa da parte di Washington.
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