CEO Amazon: Ogni singolo nostro team sta lavorando sull’IA generativa’

L’intelligenza artificiale generativa è al centro delle strategie delle principali aziende tecnologiche, come emerso dai recenti resoconti finanziari. I dirigenti di Amazon, Apple, Google e Meta hanno sottolineato l’importanza di integrare l’IA nei loro prodotti e servizi e in particolare Andy Jassy, CEO di Amazon, di recente ha commentato che “ogni singola divisione” dell’azienda ha “molteplici iniziative di intelligenza artificiale generativa in corso”.
Il commento è stato rilasciato durante la chiamata sugli andamenti finanziari dell’azienda relativi al secondo trimestre del 2023. Di seguito un estratto del discorso in cui si parla delle iniziative in corso sull’IA generativa dei vari team Amazon:
“Si va dalle cose che ci aiutano a essere più efficienti dal punto di vista dei costi e a semplificare la gestione delle operazioni e delle varie attività, fino alla parte fondamentale di ogni esperienza del cliente che offriamo. Vale per la nostra attività di Stores, vale per la nostra attività AWS, vale per la nostra attività pubblicitaria, vale per tutti i nostri dispositivi – e potete solo immaginare su cosa stiamo lavorando per Alexa – vale per le nostre attività di intrattenimento… tutte. Sarà il fulcro di ciò che facciamo. Si tratta di un investimento e di un’attenzione significativi per noi”.
Amazon, tutti i team al lavoro sull’IA generativa. Novità in vista su Alexa
Jassy ha sottolineato quindi come l’IA sia fondamentale per migliorare l’esperienza dei clienti in tutte le divisioni, dai negozi fisici e online ad Alexa. Amazon sta investendo in modo significativo in questo campo e potrebbe presto presentare novità basate sull’AI conversazionale per i suoi dispositivi Echo. Tutte le realtà di settore hanno espresso un grande interesse per la tecnologia, come ad esempio Apple che intende utilizzare un approccio più cauto, o Microsoft e Google che si sono lanciati già a capofitto sui primi progetti come ad esempio Bing Chat, Microsoft 365 Copilot, Windows Copilot e Bard.
Sundar Pichai di Google ha definito la nuova ricerca con IA generativa un punto di svolta evolutivo, mentre Meta punta a offrire strumenti creativi e assistenti virtuali costruiti con il suo modello linguistico Llama 2. L’entusiasmo delle aziende per l’IA generativa è comprensibile: queste tecnologie promettono di rivoluzionare l’interazione uomo-macchina e di automatizzare compiti complessi, e i large language model come GPT permettono già di generare testi coerenti, rispondere a domande e sostenere conversazioni credibili.
Ci sono però anche timori sugli effetti collaterali: i sistemi di IA generativa potrebbero amplificare pregiudizi, creare contenuti falsi e costituire minacce alla privacy, quindi sarà fondamentale bilanciare innovazione e sostenibilità. Oltre ai modelli proprietari, le big tech utilizzano infrastrutture cloud per addestrare ed eseguire algoritmi su larga scala, il tutto all’interno di una gara che procede speditissima ed è facile rimanere indietro rispetto alle evoluzioni dei concorrenti. Nei prossimi mesi potremmo vedere applicazioni concrete di queste ricerche, con Amazon che ha promesso l’arrivo di una Alexa del tutto rivoluzionata.
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