Google, i dipendenti potranno cambiare portatile meno spesso

Il licenziamento di 12.000 dipendenti, il rinnovato focus sull’intelligenza artificiale e il taglio di progetti non essenziali sono solo alcune delle misure che in casa Google / Alphabet stanno attuando per contenere i costi in questo momento economico difficile per tutte le Big Tech.
L’ennesima scure di cui si ha contezza (ne parla la CNBC) colpisce i servizi assicurati ai dipendenti, benefit che realtà come Google usano per trattenere i talenti migliori o acquisirne di nuovi. La manovra è stata comunicata dalla direttrice finanziaria Ruth Porat, in un’email in cui si parla delle misure come una scelta obbligata per conseguire risparmi significativi e focalizzare la società su una traiettoria di velocità ed efficienza.
“Si tratta di un lavoro particolarmente vitale a causa della nostra recente crescita, del difficile contesto economico e delle nostre incredibili opportunità di investimento per far progredire la tecnologia, in particolare nell’IA”, ha affermato Porat. Nella sua missiva la dirigente rimanda al 2008, un altro periodo duro per Google.
“Abbiamo già vissuto questo momento. Nel 2008, le nostre spese crescevano più rapidamente delle nostre entrate. Abbiamo migliorato l’uso dei sistemi, ridotto i nostri investimenti immobiliari, stretto la cinghia sul budget T&E (travel and entertainment), sui caffè, le microcucine, l’uso dei telefoni cellulari e chiuso la filiale dei veicoli ibridi. Proprio come abbiamo fatto nel 2008, esamineremo i dati per identificare altre aree di spesa che non sono efficaci come dovrebbero o che non si adattano alle nostre dimensioni”.
Tra le misure, Google ha sospeso gli aggiornamenti di portatili, PC desktop e monitor e ha deciso di modificare la “frequenza con cui tali apparecchiature verranno sostituite”. I dipendenti di Google che non ricoprono ruoli tecnici, ma necessitano di un nuovo notebook, riceveranno un Chromebook, mentre in passato i dipendenti potevano anche richiedere un Apple MacBook. Una scelta che Google motiva non solo in termini di costo, ma anche per “prevenire compromissioni esterne”.
I dipendenti non possono più addebitare i telefoni cellulari acquistati se ne è disponibile uno internamente e avranno bisogno dell’approvazione del direttore o “superiore” se richiedono un telefono che costa più di 1.000 dollari e non è disponibile internamente.
Un altro cambiamento riguarda la parte “desktop e workstation”: CloudTop, la workstation virtuale interna dell’azienda, diventerà “il desktop predefinito” per i dipendenti. Oltre ai tagli alla cancelleria, servizi come la mensa, i corsi di fitness, i massaggi e il trasporto con navette nel campus verranno ricalibrati per il nuovo regime di smart working.
Tutti questi servizi, infatti, sono stati pensati per coprire cinque giorni alla settimana. “Ora che la maggior parte di noi è presente 3 giorni alla settimana, abbiamo notato che il rapporto tra domanda e offerta è un po’ fuori sincrono: abbiamo preparato troppi muffin il lunedì, abbiamo visto il bus viaggiare con un solo passeggero e offerto lezioni di yoga il venerdì pomeriggio, quando è più probabile che le persone lavorino da casa”. Di conseguenza, Google potrebbe chiudere i bar il lunedì e il venerdì e chiudere alcune strutture che sono “sottoutilizzate”.
Come in ogni famiglia, anche in casa Google si contano gli spiccioli, perché anche quelle che in un bilancio di miliardi possono apparire come piccole spese, se sommate, diventano un bel gruzzoletto.
Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/