Verde cittadino: l’Italia rischia di perdere 300 mln di euro per piantare 6 mln di alberi

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Verde cittadino: l’Italia rischia di perdere 300 mln di euro per piantare 6 mln di alberi

Del cambiamento climatico e delle strategie per contrastarlo abbiamo parlato spesso: fra queste, vi è anche la tanto semplice, quanto complessa, piantumazione di nuovi alberi.

Nel 2021, l’allora ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin affermò che:

Gli alberi hanno un grande e positivo impatto sull’ambiente delle nostre città: sono un valore da difendere e rafforzare. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede che nei prossimi tre anni siano distribuite 6,6 milioni di piante nelle 14 città metropolitane [ndr Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina, Cagliari] …”.

Come abbiamo detto in questo articolo, piantare alberi senza una corretta pianificazione potrebbe essere controproducente.

Per prima cosa, per quanto possa sembrare scontato dirlo, un albero necessita di un adeguato spazio dove crescere, e questa constatazione è il motivo principale che sta dietro all’essenza totale di progetti per la città di Milano, la terza metropoli più inquinata del mondo.

Alberi città PNRR

La Corte dei Conti ha delegato le verifiche ai comandi provinciali dei carabinieri, e i militari hanno accertato che Milano è l’unica città nella quale non sta partendo alcun progetto.

Alberi città PNRR

Manca lo spazio dove mettere a dimora le piante: in città non ci sono zone disponibili che siano abbastanza grandi per dar vita a nuove foreste.

Secondo le linee guida stabilite dall’Europa, infatti, le aree adibite a boschi cittadini devono essere di almeno 3 ettari, in modo che abbiano un reale impatto sull’ambiente.

E così la città meneghina, dopo i controlli dei Carabinieri, ha chiesto una modifica al bando:

“Da verifiche informali, sentita la stessa Città metropolitana ed alcuni dei comuni più grossi interessati, si è appreso che, alle condizioni del bando, è quasi impossibile poter aderire. L’Area metropolitana di Milano, infatti, ha un’altissima densità abitativa e risulta quasi impossibile procedere ad un’opera di rimboschimento di 3 ettari (per le aree meno antropizzate si salirebbe a 10 ettari)“.

Il capoluogo lombardo ha già perso 6 milioni di euro per il 2022 e altri 6 per il 2023.

Erano fondi vincolati al contrasto dell’inquinamento; le risorse sarebbero servite a piantare 138 mila alberi l’anno scorso e altrettanti quest’anno, con l’obiettivo di creare nuovi boschi su 276 ettari di territorio della Città Metropolitana che avrebbero fatto parte del capitolo “Forestazione urbana, periurbana ed extraurbani” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

Alberi città PNRR

In altre delle 14 città metropolitane la situazione non è migliore: sempre secondo la Corte dei Conti, in molte casi non si è andati oltre la fase di pianificazione e per quanto riguarda gli oltre un milione e mezzo di alberi [precisamente 1.650.000] che andavano piantati entro il 31 dicembre 2022 c’è da capire se l’obiettivo sia stato raggiunto, andando a risolvere la questione dell’equiparazione fra semi e piante vere e proprie.

La quasi totalità delle città ha infatti piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute.

I magistrati contabili, dubitando dell’effettiva equivalenza tra coltivazione dei semi e piantumazione di alberi già adulti hanno invitato – ai fini della corretta realizzazione del progetto – il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ad acquisire un pronunciamento certo in materia da parte della Commissione europea e a vigilare sia sulla corretta ed efficace esecuzione dei lavori in ogni città interessata, sia sulla tempestiva attuazione delle fasi successive del Piano.

In conclusione, non è certo che l’obiettivo stabilito per fine 2022 sia stato effettivamente raggiunto.

Non è tutto: Pagella Politica ha riferito che durante alcuni controlli dei Carabinieri sono stati trovati alberi piantati già secchi.

A Torino, per esempio, nell’ambito di alcuni progetti il numero di “piante morte” è stato pari al “100 per cento”.

Mentre a Genova l’impresa vincitrice del bando ha dichiarato di aver piantato quasi mille piante, cosa che però sembra non essere vera.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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