Meta, la divisione del metaverso ha bruciato 13,72 miliardi di dollari nel 2022

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Meta, la divisione del metaverso ha bruciato 13,72 miliardi di dollari nel 2022

Il metaverso, l’idea su cui Mark Zuckerberg sta scommettendo il futuro di Meta, fino a questo momento si è rivelato una macchina mangia soldi. La divisione Reality Labs, dove nascono i progetti di realtà virtuale, ha chiuso il quarto trimestre con una perdita operativa di 4,28 miliardi di dollari che, sommata a quelle dei trimestri precedenti, porta il 2022 a chiudersi con una perdita di 13,72 miliardi di dollari.

Reality Labs ha generato 727 milioni di dollari nel quarto trimestre, per un fatturato totale di 2,16 miliardi sull’intero 2022 in calo rispetto ai 2,27 miliardi del 2021. E questo nonostante la società abbia aumentato a luglio il prezzo del visore Quest 2 e introdotto il costoso modello per aziende Quest Pro.

I quasi 14 miliardi di dollari di perdita della divisione Reality Labs si aggiungono ai poco più di 10 del 2021, ai 6,6 miliardi del 2020 e ai 4,5 miliardi del 2019, anche se va sottolineato che l’all-in di Zuckerberg sul metaverso nasce concretamente sul finire del 2021 con l’istituzione di Meta.

Meta si aspetta un aumento delle spese rilevante per l’anno in corso, quindi le perdite potrebbero raggiungere livelli persino più elevati. Zuckeberg, però, ritiene che il metaverso sia il futuro, seppur un futuro che ancora non si vede all’orizzonte.

“C’è ancora una lunga strada davanti per costruire la prossima piattaforma informatica, ma stiamo chiaramente facendo un lavoro d’avanguardia. È un’impresa enorme e spesso sono necessarie alcune versioni di ciascun prodotto prima che diventino mainstream. Ma penso che il nostro lavoro sarà di importanza storica e creerà le basi per un modo completamente nuovo in cui interagiremo l’un l’altro e fonderemo la tecnologia con le nostre vite, nonché una base per il lungo termine del nostro business”, disse Zuckerberg. “Capisco che molte persone potrebbero non essere d’accordo con questo investimento, ma penso che questa diventerà una cosa molto importante. La gente guarderà indietro di un decennio e parlerà dell’importanza del lavoro svolto“.

Per ora Meta rimane un’azienda fortemente legata alle sue proprietà tradizionali – Facebook, Instagram e WhatsApp – e alla raccolta pubblicitaria. La società ha chiuso il trimestre con un fatturato di 32,17 miliardi di dollari, per un totale nel 2022 di 116,61 miliardi di dollari, rispettivamente in calo del 4% e dell’1%. L’utile netto, invece, ha fatto segnare 4,65 miliardi di dollari nel Q4 (-55% sul Q4 2021) e 23,2 miliardi di dollari per l’intero 2022 (-41% sul 2021).

Nonostante i cali, i conti hanno superato le aspettative degli analisti di Wall Street e il contemporaneo annuncio di un piano di buyback da 40 miliardi di dollari ha dato la spinta al titolo. Facebook ha raggiunto i 2 miliardi di utenti attivi giornalieri e ravvisato un incremento dell’attività sul social nel mese di dicembre. Crescono anche le impression pubblicitarie del 23% nel Q4 e del 18% su base annua, con un prezzo medio per inserzione che è calato del 22% nel Q4 e del 16% sull’intero 2022.

Mark Zuckerberg ha definito il 2023 come “l’anno dell’efficienza”, durante il quale il social si concentrerà per divenire “più forte e agile”. In questo processo di snellimento, non vanno dimenticati gli 11.000 licenziamenti annunciati a novembre.

Aumentare l’efficienza del modo in cui prendiamo le decisioni” e “appiattire la nostra struttura organizzativa, rimuovendo alcuni livelli intermedi per prendere decisioni più velocemente”, sono i due nuovi mantra interni a Meta. Per questo non sono da escludersi ulteriori tagli: “Potremmo incorrere in costi di ristrutturazione aggiuntivi man mano che progrediamo ulteriormente nei nostri sforzi di efficientamento”, si legge nell’ultima trimestrale.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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