In Gran Bretagna la condivisione delle password dei servizi di streaming è considerata pirateria!

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In Gran Bretagna la condivisione delle password dei servizi di streaming è considerata pirateria!

Condividere la password dei servizi di streaming è come effettuare della pirateria. A dirlo è il Governo della Gran Bretagna che ha da poco aggiornato le sue linee guida sulla pirateria e ha inserito tra le pratiche punibili penalmente anche la condivisione delle password degli account di streaming. Sappiamo bene quanto si è parlato e quanto si sta ancora parlando sul condividere appunto password per la visione dei contenuti in streaming e in questo caso sembra che in Gran Bretagna abbiano voluto sottolineare la cosa in maniera forse anche un po’ troppo pesante.

La condivisione delle password è come la pirateria

Sulla condivisione delle password il Governo della Gran Bretagna ha le sue idee e le linee guida sulla pirateria parlano chiaro perché includono un paragrafo intero che parla appunto della pratca della condivisione delle password per gli account di streaming video e in questo caso il riferimento diretto è proprio ai vari Disney+, Netflix o anche Amazon Prime Video.

Ci sono una serie di disposizioni nel diritto penale e civile che possono essere applicabili nel caso della condivisione di password in cui l’intento è quello di consentire a un utente di accedere alle opere protette da copyright senza pagare. Queste disposizioni possono includere la violazione dei termini contrattuali, la frode o la violazione secondaria del copyright, a seconda delle circostanze

Al momento le autorità non si attiveranno nella ricerca di utenti con condivisione di password a meno che non siano le aziende a richiederlo specificatamente. Di fatto sappiamo bene come Netflix sia la prima ad aver smosso in qualche modo la situazione aprendo non solo il dibattito sulla questione della condivisione delle password ma anche preannunciando l’arrivo entro gli inizi dell’anno 2023 della necessità di un pagamento extra per tutti coloro che vorranno appunto condividere il proprio account con altre persone che non fanno fisicamente parte del nucleo famigliare.

Addirittura in tal senso è arrivata proprio da poche ore la conferma da parte del co-amministratore delegato di Netflix il quale ha confermato che ”i figli che studiano lontano da casa dovranno avere il proprio account o dovranno pagare la quota extra per la condivisione della password”.

Insomma sembrano essere ormai lontani i tempi in cui Netflix inneggiava a condividere la password, lo ricordiamo come ora quel tweet del 2017 con lo slogan “Love is sharing password”. Un azzardo che finora aveva portato ad un cannibalismo del servizio e a rendere possibile un aumento esponenziale degli utenti che di contro chiaramente avevano portato via guadagni a Netflix, la quale ha voluto fare dietrofront colpendo anche chi invece aveva condiviso il proprio account in piena regola.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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