Dietrofront del Governo: rimarrà l’obbligo di accettare i pagamenti tramite POS per qualunque importo

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Dietrofront del Governo: rimarrà l’obbligo di accettare i pagamenti tramite POS per qualunque importo

Avanti. Anzi, indietro. Ma forse è meglio stare fermi. Dopo l’ennesima giravolta, il Governo ha alla fine deciso di non includere il famoso articolo 69 nella legge di Bilancio, che prevedeva l’introduzione di una soglia minima all’obbligo di accettare pagamenti tramite POS. Rimarrà dunque valida la norma entrata in vigore lo scorso giugno: gli esercenti e i professionisti dovranno accettare pagamenti tramite POS indipendentemente dall’entità della transazione, come avveniva già da giugno.

Rimane l’obbligo di accettare pagamenti con il POS

A fermare il Governo nel suo intento di introdurre una soglia minima per accettare pagamenti tramtie POS sembra essere stata la Commissione Europea, alla cui revisione deve passare la legge di Bilancio e secondo la quale la misura sarebbe stata contraria agli obiettivi del PNRR in materia di lotta all’evasione fiscale.

Va specificato, comunque, un fatto: l’articolo 69 desiderato dal Governo non annullava l’obbligo di accettare pagamenti con POS indipendentemente dall’entità della transazione, ma si limitava ad annullare le sanzioni per i pagamenti al di sotto di una certa soglia (variata nel tempo: prima 30€, poi 60€, poi nuovamente 30€). L’abolizione della sanzione avrebbe fatto dunque venire meno l’obbligo di fatto, ma non in principio, con un paradosso significativo di un obbligo che si sarebbe potuto, in ultima analisi, ignorare.

Su Edge9 ci siamo sempre spesi a favore delle misure di digitalizzazione dei pagamenti per via di quelli che riteniamo essere indubbi ed evidenti vantaggi dati da tali modalità, anche per via della maggiore facilità che garantiscono per introdurre strumenti digitali in altri aspetti dell’attività professionale o aziendale. Non manca poi l’aspetto del contrasto all’evasione fiscale che i pagamenti digitali permettono di effettuare in misura significativamente superiore ai contanti.

Sosteniamo altresì da sempre che, se una misura va adottata per sgravare professionisti e aziende dai costi associati all’uso del POS, questa dev’essere una riduzione sistematica e sistemica delle commissioni bancarie e dei circuiti di pagamento. In questo senso sembra andare ora il Governo, con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha affermato che “se non ci sono i margini, ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti.” Una direzione che pare dunque dettata da un maggiore buon senso rispetto a quella tenuta finora.

Questo dietrofront del Governo viene dunque da noi accolto come un segnale estremamente positivo, per quanto arrivi dopo un periodo di grandi incertezze e continui cambi di programma che non ha giovato ad alcuno. Il problema resta, infatti, la confusione generata a novembre con la sospensione delle sanzioni: un problema in più che certo non farà piacere proprio a quei professionisti e aziende che il Governo intendeva aiutare con tale misura, e che si trovano a fare i conti con un panorama normativo in costante cambiamento e difficile da seguire.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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