Broadcom promette che non ci saranno aumenti di prezzo per VMware post-acquisizione

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Broadcom promette che non ci saranno aumenti di prezzo per VMware post-acquisizione

L’acquisizione di VMware da parte di Broadcom ha da subito incontrato una certa resistenza, in particolare da parte dei clienti di VMware preoccupati per i possibili aumenti di prezzo e cambi di strategia aziendale. Il presidente e CEO di Broadcom, Hock Tan, ha ora risposto a tali preoccupazioni affermando che non ci saranno aumenti di prezzo. Restano però, allora, molti dubbi su come intenda raddoppiare i profitti di VMware.

VMware non aumenterà i prezzi post-acquisizione?

C’è una “legge” del giornalismo che afferma che “a ogni titolo che termina con un punto interrogativo si può rispondere ‘no'”, nota col nome di “legge dei titoli di Betteridge”. Ci sentiamo, però, per una volta di usare una domanda in un titolo in maniera seria, perché il dubbio è lecito e la risposta data dal CEO di Broadcom convince a metà.

“A ottobre ho condiviso i miei pensieri su cosa vorrà dire un’unione tra Broadcom e VMware per i clienti. […] Ho continuato a vedere domande nei rapporti della stampa riguardo la nostra intenzione di aumentare i prezzi dei prodotti di VMware. La risposta è semplice: no.” Così scrive Tan sul blog di Broadcom.

Ecco, benissimo. C’è però un doppio problema. Da un lato ci sono le parole di un anno fa di Krause, allora presidente di Broadcom. A novembre 2021, infatti, Krause aveva affermato di volersi concentrare sui 600 clienti più grandi, facendo sì che quelli più piccoli si “perdessero”. Tale strategia è stata applicata a Symantec e CA Technologies, entrambe acquisite recentemente da Broadcom e spezzettate in varia misura per recuperare parte dell’investimento. I prodotti di entrambe le aziende hanno visto rincari significativi post-acquisizione.

Dall’altro lato c’è il fatto che Broadcom ha affermato di voler far passare l’EBITDA di VMware da 4,7 miliardi a 8,5 miliardi entro il 2025. Come fare ciò senza aumentare i prezzi, considerando che il mercato è già saturo e non ci sono grandi prospettive di crescita? Anche tagliando i costi, come è possibile raddoppiare l’EBITDA nel giro di tre anni senza intervenire sui prezzi dei prodotti?

Il mercato resta scettico, ma ciò avviene perché Tan non ha comunicato come intende raggiungere questo obiettivo. Diventa dunque difficile capire come voglia muoversi Broadcom e quali cambiamenti avverranno. C’è ancora quasi un anno per capirlo: l’accordo prevede che l’acquisizione si concluda entro la fine dell’anno fiscale 2023 di Broadcom, che terminerà il 31 ottobre 2023.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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