CPU e schede video, prezzi ancora più alti in futuro? I 3 nanometri di TSMC costosissimi

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CPU e schede video, prezzi ancora più alti in futuro? I 3 nanometri di TSMC costosissimi

Se pensate che le CPU e le GPU di oggi siano estremamente costose, allora tenetevi forte: al peggio non c’è mai fine. Questo è almeno quello che preannuncia il taiwanese DigiTimes, secondo il quale il costo dei wafer di semiconduttori a 3 nanometri di TSMC raggiungerà vette superiori rispetto a quelle odierne.

A causa della posizione dominante nella produzione per conto terzi, unitamente alla scarsa concorrenza sui 3 nanometri (c’è Samsung, ma a quanto pare non desta preoccupazioni), TSMC avrebbe intenzione di tenere prezzi elevati per la produzione con il nuovo processo produttivo.

Nel grafico si può vedere l’evoluzione dei listini praticati da TSMC, con il passaggio dai 10.000 dollari per la produzione a 7 nanometri ai 16.000 dollari per quella a 5 nanometri. Un balzo del 60%, non certo interamente assorbibile da chi deve puntare ai processi più avanzati, come AMD e NVIDIA, per rimanere competitivo. Con i 3 nanometri il dato potrebbe toccare e superare i 20.000 dollari, facendo quindi segnare un altro balzo in avanti del 25%, più modesto ma comunque importante a fronte della situazione attuale.

Certo, è necessario ricordare che in genere i clienti principali di TSMC, quelli che fanno ordini molto elevati, hanno la possibilità di contrattare i prezzi e spendere meno in fase produttiva rispetto a tutti gli altri clienti, ma davanti a un rincaro di base i prezzi dei prodotti finali non potranno che salire.

Qualche settimana fa il CEO di NVIDIA, in merito ai prezzi delle schede video GeForce RTX 4090 e 4080, diceva di ritenere i listini giustificati alla luce dei costi produttivi attuali. “Un wafer di silicio da 12 pollici è molto più costoso oggi di quanto lo fosse ieri, e non è solo poco più costoso, è molto più costoso“.

La Legge di Moore è morta. E l’abilità della Legge di Moore di fornire il doppio delle prestazioni allo stesso costo, o le stesse prestazioni a metà del costo, ogni anno e mezzo, è finita. È completamente finita, quindi l’idea che un chip diminuirà di costo nel tempo, sfortunatamente, è una storia del passato. Il calcolo non è un problema di chip, è un problema di chip e software”.

La strada per mantenere i prodotti su livelli di prezzo non troppo esagerati è quella che sta seguendo AMD, che intraprenderà Intel e che sarà imboccata presto o tardi anche da NVIDIA: realizzare chip con die prodotti con processi differenti, uniti insieme sullo stesso package con interconnessioni ad alta velocità. Le nuove Radeon RX 7900 ne sono un esempio, con l’uso di processi a 5 e 6 nanometri per dare forma alla GPU Navi 31.

Anche così, però, chi si aspettava il ritorno delle schede video top di gamma su listini intorno a 700-800 euro nei prossimi anni difficilmente verrà accontentato.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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