Chiusura Stadia: gli sviluppatori non erano a conoscenza delle intenzioni di Google

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Chiusura Stadia: gli sviluppatori non erano a conoscenza delle intenzioni di Google

La notizia della chiusura di Stadia di ieri sera non è giunta completamente inaspettata, dato che era noto che Google stava incontrando diverse difficoltà nella gestione della piattaforma di cloud gaming. Al fronte di alcune scelte azzeccate, Google ha pagato una controversa politica dei prezzi e i limiti dell’infrastruttura cloud gaming.

Compressione video non sempre ottimale e input lag aggiuntivo determinato dall’elaborazione in remoto hanno tenuto alla larga dal servizio i giocatori più impegnati. Ma anche la politica dei prezzi non ha mai convinto, con i giochi che andavano pagati agli stessi prezzi delle controparti per PC o console più performanti, mentre per giocare in 4K bisognava sottoscrivere l’abbonamento Pro. In realtà si trattava di un “fino a 4K” e di un “fino a 1080p” per quanto riguarda l’abbonamento di base, con risoluzioni, sulla base delle prestazioni della connessione a internet, quasi sempre inferiori nella maggior parte dei momenti di gioco.

Google Stadia

Ad ogni modo l’annuncio di Phil Harrison di ieri ha colto impreparati molti sviluppatori che ancora continuavano a lavorare su Stadia. “Molti stanno ridendo di quello che è successo a Stadia, ma dobbiamo dire che è il servizio che ha permesso le maggiori entrate ai team di sviluppo e il lancio di Hyper Gunsport ci avrebbe consentito di rientrare di gran parte dei nostri costi di sviluppo” sono le parole di Brandon Sheffield, director di Necrosoft Games. “Stavamo lavorando per il lancio a novembre e ora ci troviamo in una situazione molto difficile”.

Queste parole evidenziano come questo team di sviluppo non fosse stato avvisato dell’annuncio di Phil Harrison. E non sono le uniche dichiarazioni di questo tenore. “Il lancio di Tangle Tower era previsto due giorni dopo e ho saputo della chiusura di Stadia dal post” aggiunge Tom Vian, co-fondatore di SFB Games. “Anche noi avevamo un lancio per il 13 novembre e adesso apprendiamo questa notizia” ha replicato Rebecca Heineman, programmatrice veterana fondatrice di Interplay Productions, Logicware, Contraband Entertainment e Olde Sküül.

“Una parte di me è rattristata per la cattiva gestione di Stadia. Quando il progetto mi è stato presentato per la prima volta, molto prima del lancio, avevano così tante idee interessanti. Ma strategie conservatrici, mancanza di fiducia negli sviluppatori e pochi investimenti hanno ucciso Stadia” aggiunge Rami Ismail, sviluppatore di videogiochi e consulente. “Abbiamo un gioco in arrivo su Stadia a novembre. Scommettiamo che Google si rifiuterà di restituirci i soldi che ci deve?” scrive Mike Rose, director di No More Robots.

“Gli sviluppatori di Stadia hanno creato una piattaforma di sviluppo che ci ha consentito di continuare a creare e a dare valore a Destiny 2 anche da casa negli ultimi anni di pandemia. Sono sicuro che oggi sia un giorno difficile per molte persone” sono state le parole utilizzate da Joe Blackburn, game director di Destiny 2.

Destiny 2 ha una funzionalità di cross-saving che consente di proseguire nella progressione al passaggio da una piattaforma all’altra. Ma con Google che si dichiara non in grado di preservare i progressi di gioco alla chiusura di Stadia, molti giocatori si ritroveranno nelle condizioni di dover ricominciare la progressione dei propri personaggi, o di abbandonare Destiny 2.

“Google Stadia ha dovuto affrontare difficoltà enormi negli ultimi 3 anni: una pandemia globale che ha costretto le persone a rivolgersi all’intrattenimento online, oltre che la scarsità di schede grafiche e console, il che ha creato una forte domanda per le alternative. Sarebbe andata diversamente se fosse arrivato in un momento migliore” ha commentato Aadit Doshi, senior gameplay programmer di Rocksteady (Batman Arkham, Suicide Squad: Kill the Justice League).

“Google ha fatto un lavoro enorme con Stadia, supportando molti sviluppatori lungo il percorso” chiosa Tim Sweeney, CEO di Epic Games.

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Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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