Fotografare la Stazione Spaziale Internazionale e un’attività extraveicolare dal giardino di casa

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Fotografare la Stazione Spaziale Internazionale e un’attività extraveicolare dal giardino di casa

Come abbiamo avuto modo di ripetere più volte, nonostante la guerra in Ucraina e relative sanzioni contro la Russia da parte di diversi stati, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale regna una (relativa) normalità. La cooperazione tra astronauti e cosmonauti continua e anche gli alti dirigenti coinvolti nella gestione hanno ribadito che tutto prosegue come sempre.

Questo significa che anche le attività extraveicolari o EVA (conosciute anche come “passeggiate spaziali”) proseguono come programmato. Una delle ultime è quella dove sono stati coinvolti Matthias Maurer (ESA) e Raja Chari (NASA) che hanno lavorato all’esterno della sezione statunitense per l’installazione di apparati termici e componenti elettronici all’esterno della ISS. Si è trattata di un’ottima occasione per Sebastian Voltmer per tentare di catturare una nuova fotografia spettacolare dal suo giardino di casa.

Fotografare la Stazione Spaziale Internazionale dal giardino di casa

Sebastian Voltmer è noto tra gli appassionati di astrofotografia per aver realizzato scatti decisamente suggestivi in passato, come nel caso della cometa C/2020 F3 (Neowise) o dell’eclissi solare di qualche tempo fa. Voltmer si è poi dedicato a più riprese a catturare la ISS riuscendo a ottenere una qualità elevatissima. Il fotografo utilizza attrezzature ingombranti e costose ma che possono comunque essere acquistate da chiunque.

Nella sua ultima impresa l’obiettivo era catturare non solo la Stazione Spaziale Internazionale ma anche l’attività extraveicolare del 24 marzo con i due astronauti. Un’operazione non alla portata di tutti ma sicuramente un compito possibile per Voltmer, che è riuscito a portare a casa un risultato decisamente impressionante.

Nel breve video (che non è ripreso nello stesso momento della fotografia, ma il 7 marzo) che si può vedere qui sopra si può vedere il fotografo nel suo giardino mentre cerca di catturare l’immagine della ISS che transitava in quel momento sopra la sua testa. Ovviamente ci vuole una certa programmazione e una preparazione di buon livello.

stazione spaziale ISS

Click sull’immagine per ingrandire (fonte)

La ripresa live “raw” è molto meno dettagliata e si può notare come l’atmosfera disturbi l’immagine. Una volta che la cattura è avvenuta correttamente il file può essere processato mostrando dettagli elevati. Si nota così la capsula Crew Dragon (missione Crew-3) agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale. Successivamente Voltmer ha riprovato a riprendere la ISS e questa volta oltre alla Crew Dragon si può notare un puntino chiaro che brilla che altro non è che Matthias Maurer mentre sta operando durante l’EVA.

Le strumentazioni impiegate comprendono un telescopio Celestron C11 Edge HD (dal costo di poco meno di 5000 euro), una montatura 10 Micron GM 2000 HPS (da circa 12 mila euro) e infine una fotocamera ZWO ASI 290 MM monocromatica (da circa 450 euro). Come scritto sopra, non si tratta di un’attrezzatura economica, ma un fotoamatore evoluto e con un buon budget potrebbe pensare al suo acquisto.

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