NASA: rivelato l’interno del campione di regolite lunare aperto dopo 50 anni

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NASA: rivelato l’interno del campione di regolite lunare aperto dopo 50 anni

La Luna sarà nuovamente “nel mirino” per i prossimi anni. Sono molte le missioni robotiche e quelle umane che la visiteranno prima di fare il grande salto verso Marte. Recentemente c’è stato il roll-out del razzo Space Launch System (SLS) ma la NASA si sta preparando da tempo al ritorno sul nostro satellite naturale studiando anche i campioni riportati dalle precedenti missioni Apollo tra il 1969 e il 1972.

luna campione nasa

Un esempio è l’apertura di un campione di regolite lunare che era stato preservato sigillato per 50 anni del quale avevamo scritto qualche settimana fa. Dopo le operazioni preliminari condotte anche grazie agli scienziati dell’ESA per permettere l’estrazione delle molecole volatili dall’involucro esterno, si è passati all’apertura del campione vero e proprio. Grazie agli strumenti moderni che possono sfruttare tecnologie di nuova generazione sarà possibile condurre analisi sempre più accurate.

La NASA e l’apertura del campione di roccia lunare dopo 50 anni

Il campione di roccia lunare è quello siglato 73001 che è stato recuperato dalla missione Apollo 17 (della quale facevano parte gli astronauti Eugene Cernan e Harrison Schmitt) nel 1972 nella zona del cratere LARA. Il suo peso è di 809 grammi e da quando è stato sigillato sulla Luna nessun altro l’ha mai aperto, fino a questo momento. A occuparsi delle operazioni è la divisione Astromaterials Research and Exploration Science (ARES) che si trova al Johnson Space Center in Houston.

Thomas Zurbuchen (amministratore associato dell’agenzia spaziale statunitense) ha dichiarato “abbiamo avuto l’opportunità di aprire questo campione incredibilmente prezioso che è stato conservato per 50 anni sotto vuoto e finalmente possiamo vedere quali tesori si nascondono all’interno”.

luna campione raggi x

Come scritto sopra, il campione 73001 è stato sigillato per diverso tempo mentre un’altra metà, codice 73002 pur essendo stato prelevato nella stessa zona non era sigillato. Quest’ultimo è stato analizzato nel 2019 mentre l’attesa per scoprire cosa riservava il 73001 era più alta (proprio perché il fatto che fosse sigillato sottovuoto lo rendeva particolarmente speciale).

Prima dell’apertura, la capsula di contenimento è stata sottoposta a una scansione a raggi X (visibile poco sopra) per avere immagini in alta risoluzione tridimensionali dell’interno del tubo senza aprirlo. Questo ha consentito di sapere che la capsula era particolarmente piena grafite lunare rendendo un po’ più complicata l’apertura. Durante il mese di febbraio, come anticipato, NASA ed ESA hanno lavorato per catturare le molecole volatili presenti nella capsula più esterna.

nasa luna campione 50 anni

Per avere i primi risultati delle analisi bisognerà aspettare qualche tempo visto che le operazioni vengono fatte con la massima calma per evitare di perdere anche la più piccola parte di materiale. Questi dati si andranno ad aggiungere a quelli raccolti in precedenza e a quelli delle analisi sui campioni della missione cinese Chang’e-5 che ha riportato 1,7 kg di roccia dalla Luna a dicembre 2020.

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