Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij come non li avete mai visti. Tutti i dettagli al microscopio

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Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij come non li avete mai visti. Tutti i dettagli al microscopio

Alla lunga lista di opere in gigapixel si aggiungono i capolavori di Paul Klee, Umberto Boccioni, Amedeo Modigliani e Vasilij Kandinskij conservati al Museo del Novecento a Milano. Lo scorso gennaio è nata la collaborazione tra il museo meneghino e la società Haltadefinizione, selezionando un campione di opere da sviluppare in Gigapixel al fine di monitorare lo stato di conservazione delle opere e renderle fruibili online al grande pubblico.

Museo del Novecento: le Avanguardie artistiche in Gigapixel

Il tema scelto dagli esperti sono le Avanguardie: abbiamo il Futurismo di Umberto Boccioni, l’Astrattismo di Kandinskij, il movimento “Scuola di Parigi” di Modigliani. Le opere selezionate visibili in Gigapixel sono le seguenti:

  • Elasticità, U. Boccioni, 1912
  • Corpo umano (Dinamismo), U. Boccioni, 1913

  • Ritratto di Paul Guillaume, A. Modigliani, 1916
  • Composizione, V. Kandinskij, 1916
  •  Wald Bau, P. Klee, 1919
  • Il gigapixel: la tecnica spiegata da Haltadefinizione

    Dalla trama della tela al più microscopico tocco di pennello, i visori multimediali consentono di “immergersi” ed esplorare l’immagine delle opere d’arte e vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio umano non potrebbe apprezzare. La possibilità di ingrandimento fino a 40x offre nuove opportunità sia per la valorizzazione, sia per la conservazione e lo studio delle opere stesse.

    “Nel 2015 siamo andati al Museo del Novecento per digitalizzare in gigapixel il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Il museo milanese è una realtà dinamica al passo coi tempi” dichiara Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione, “proiettata verso le ultime frontiere della tecnologia applicata non solo alla conservazione, ma anche alle esperienze di visita reali e virtuali”.

    L’osservazione delle opere in formato gigapixel acquisite durante l’ultima campagna di digitalizzazione ha rilevato e confermato un ottimo stato di conservazione dei capolavori, che adesso sono a disposizione del pubblico sul sito di Haltadefinizione per completare l’emozione di ammirarli dal vivo nella sale del Museo del Novecento.

    Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

     

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