La Cina punta al turismo spaziale ma anche alla ricerca scientifica su Luna e Marte

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La Cina punta al turismo spaziale ma anche alla ricerca scientifica su Luna e Marte

Mentre tra Russia e gli altri stati occidentali stanno fronteggiandosi apertamente in termini di sanzioni che colpiscono anche il settore spaziale, la Cina sta invece continuando lo sviluppo dei suoi piani che guardano verso l’orbita bassa terrestre (LEO), la Luna e Marte. Se tutto ciò che è stato dichiarato sarà portato a termine si tratterà di un importante balzo in avanti che verrà portato a termine nei prossimi decenni.

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In particolare si punterà sul completamento della stazione spaziale cinese Tiangong (CSS), sulla base lunare internazionale di ricerca e sul riportare dei campioni di roccia da Marte. Sono tutti obiettivi ambiziosi soprattutto perché portati a termine in buona parte con poca collaborazione da parte di altre agenzie. Un altro punto che sarà sviluppato in parallelo sarà quello del turismo spaziale, sulla falsariga di quanto fatto da SpaceX, Axiom Space, Blue Origin e altri.

La Cina ospiterà astronauti stranieri sulla stazione spaziale Tiangong

Quando abbiamo scritto della possibilità (non ancora certezza) che la Russia possa lasciare la collaborazione per la Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024, una delle ipotesi fatte era quella che i cosmonauti potessero essere ospitati a bordo della stazione spaziale Tiangong. Lo stesso Rogozin (direttore dell’agenzia spaziale russa) aveva parlato di questa possibilità qualche mese fa, oltre alla capacità di costruire la nuova stazione spaziale russa (ROSS).

Zhou Jianping, a capo del programma spaziale umano cinese, ha dichiarato in un’intervista che in futuro sarà possibile ospitare astronauti stranieri a bordo. Non si è fatto riferimento a Roscosmos o ESA (realtà con le quali la CNSA collabora), ma potrebbe essere una finestra interessante per la Russia lasciando in difficoltà la controparte occidentale. Prima però la Cina vorrà assicurarsi che la CSS sia sicura e nella sua configurazione definitiva. Questo dovrebbe avvenire non prima della fine del 2022.

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A bordo ci sarà spazio anche per astronauti del settore privato o di carichi utili derivati dal settore privato. Per chi non volesse però puntare a un’esperienza così estrema ci saranno altre soluzioni. Dopo una prima presentazione ad agosto 2021, sembrerebbe proseguire lo sviluppo di un veicolo di lancio suborbitale per il turismo spaziale. Secondo le ultime informazioni il debutto (probabilmente senza equipaggio) sarà già nel 2022 con viaggi disponibili a partire dal 2025. Potrà portare fino a sette passeggeri per un tempo complessivo (oltre i 100 km di quota) di 3-5 minuti.

La Cina, la Luna e Marte: novità sulle missioni

Non finisce qui il programma spaziale cinese (che è molto articolato e complesso). In particolare si guarda alle missioni successive a Change’-5 che ha riportato 1,7 kg di regolite lunare alla fine del 2020. Le nuove missioni avranno lo scopo di aprire la strada alla Stazione Lunare Internazionale di Ricerca (ILRS).

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In particolare per Chang’e-6 si è discusso recentemente il sito di atterraggio: le opzioni guardano al lato nascosto della Luna o vicino al Polo Sud lunare. Questa è una missione di backup della precedente e quindi tecnicamente sarà simile e potrà raccogliere e riportare campioni sulla Terra.

Si passerà poi a Chang’e-7. Questa sarà differente e punterà a trovare tracce di ghiaccio d’acqua nella regione del Polo Sud lunare, cercare materie prime in zona e avere una base sia scientifica che tecnica per la futura ILRS. Interessante notare che questa missione potrà avere anche un dispositivo in grado di “volare” dal sito di atterraggio a un cratere vicino per cercare ghiaccio. Questo permetterà una maggiore flessibilità anziché essere relegata solo un’unica zona.

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Infine la Cina potrebbe riportare campioni di roccia da un altro pianeta prima di NASA/ESA. Questa sarebbe la prima volta nella storia dell’umanità considerando che abbiamo campioni da satelliti (Luna) e asteroidi ma non da corpi più grandi. Sarebbe anche la prima missione a ripartire da un pianeta diverso dalla Terra.

Wu Weiren (scienziato che sta collaborando alla missione) ha dichiarato che questa missione avrà sfide difficili e sarà simile in alcuni aspetti a Chang’e-5. I passaggi chiave saranno simili a quelli della missione Sample Return Mission. Ci sarà quindi una capsula che atterrerà su Marte, estrarrà alcuni campioni e li sigillerà. Successivamente ci sarà un sistema per inviare i campioni in orbita dove saranno raccolti da un orbiter che li riporterà sulla Terra.

A differenza di Chang’e-5 la massa sarà superiore per via del propellente necessario al ritorno da Marte. Questo significherà realizzare un razzo più potente. Uno dei candidati per questa missione è il Lunga Marcia 9 che è attualmente in fase di costruzione. Sul lungo periodo, con altre missioni, si punterà ad arrivare a 15 miliardi di km dalla Terra verso le regioni esterne del Sistema Solare. Questo dovrebbe avvenire prima del 2049, anno in cui si celebra il centenario della Repubblica popolare cinese.

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