Affidabilità CPU, GPU e SSD, i dati di un assemblatore: interessanti ma da prendere con cautela

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Affidabilità CPU, GPU e SSD, i dati di un assemblatore: interessanti ma da prendere con cautela

Puget Systems, assemblatore statunitense di server e workstation custom, ha pubblicato un articolo in cui analizza, secondo la sua esperienza diretta, l’affidabilità di molteplici componenti che ha usato per creare e vendere i propri sistemi nel corso del periodo che va dal 2019 al 2021.

Trattandosi di una singola realtà e non avendo dati ufficiali dai vari produttori di hardware, il tutto va preso con cautela, senza pensare si tratti dell’andamento generale – fermo restando che le informazioni sono comunque interessanti. Puget ritiene di avere tassi di guasto inferiori a quelli medi dell’industria grazie all’uso di componenti di qualità e al modo in cui li tratta. I dati, inoltre, sono filtrati da quei componenti che si sono guastati accidentalmente a causa di un errore umano – da parte di dipendenti, clienti o durante la spedizione.

Per quanto concerne i processori, i modelli più problematici secondo Puget sono i Core di 11a generazione. La voce “shop failure rate” identifica i prodotti guasti identificati dallo stesso shop durante i test interni prima di inviare le workstation ai clienti, mentre l’altra voce (field failure rate) riguarda i guasti verificatasi durante l’uso.

Entrambe le voci vedono le CPU Rocket Lake in cima ai tassi di guasto rispettivamente con il 5,28% e l’1,32%, ma sembra un’eccezione a giudicare dal resto dell’offerta di Intel, che si mantiene su percentuali più contenute. “Le CPU AMD avevano in generale tassi di guasto maggiori rispetto a Intel, ma abbiamo riscontrato un numero di guasti stranamente alto con i processori Intel Core di 11a generazione client… il che sembra strano, soprattutto dopo i valori molto bassi mostrati dalla precedente 10a generazione”, scrive Puget.

Rocket Lake è “back-porting” al processo produttivo a 14 nanometri di un’architettura, Sunny Cove, nata per i 10 nanometri. Il “canto del cigno” dei 14 nm in casa Intel che, pur offrendo alte prestazioni, ha dimostrato anche una certa voracità di energia e quindi anche temperature piuttosto elevate. Potrebbe essere quella la causa dei guasti? Non lo sappiamo.

Passando alle schede video, i dati diffusi si rifanno solo a modelli NVIDIA (Asus, EVGA, Gigabyte, MSI, NVIDIA e PNY). È interessante vedere come nel caso delle RTX 3000 i modelli che hanno evidenziato meno problemi sono le versioni Founders Edition, mentre spiccano in negativo le Quadro RTX, ma c’è una spiegazione. “È quasi interamente dovuto a un problema di produzione con la porta USB C VirtualLink sulle schede RTX 4000. Tutte quelle che abbiamo ricevuto da maggio 2020 in avanti erano difettose, quindi enormi parti del nostro inventario relativo a quelle schede hanno fallito i nostri test e per molto tempo dopo tale scoperta abbiamo smesso di offrirle ai clienti”.

Per quanto riguarda gli hard disk e gli SSD, le unità di WD (Red e Ultrastar) sono quelle che hanno mostrato i tassi di guasto maggiori, con l’intromissione di un SSD, il Seagate Firecuda 520, con le unità problematiche identificate subito in negozio prima che potessero raggiungere qualche cliente. A fare la figura migliore è Samsung con i modelli 870 EVO/QVO SATA. Anche i modelli 860 Pro e 980 Pro si sono dimostrati ottimi, il che depone a favore delle proposte della casa sudcoreana. Da puntualizzare che questi dati non si possono confrontare con quelli di Backblaze che siamo soliti riportare, in quanto in ballo ci sono carichi e modelli diversi, nonché altri svariati elementi di differenza tra le due analisi.

Puget ha analizzato il comportamento anche degli alimentatori che è solita usare nei propri sistemi, ovvero le unità di Super Flower e EVGA. Si può vedere una correlazione tra la potenza e il tasso di guasto: più alta è, maggiore è la probabilità di avere problemi. “Ha senso, dato che probabilmente devono gestire carichi di potenza maggiori e per più tempo”, sottolinea Puget. In ogni caso, nessuno dei due brand ha mostrato un tasso di affidabilità problematico.

Come accennato in apertura, questi dati sono interessanti ma non si possono prendere come un quadro generale. Detto questo, Puget ha incoronato gli SSD Samsung come il componente hardware più affidabile: “abbiamo venduto oltre 35.000 unità e meno di 100 si sono guastate”, sottolinea l’assemblatore.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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