Il telescopio spaziale James Webb inizia l’apertura della schermatura solare

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Il telescopio spaziale James Webb inizia l’apertura della schermatura solare

Dopo il lancio del 25 dicembre, il telescopio spaziale James Webb sta continuando il suo viaggio verso la meta a 1,5 milioni di km. Come già scritto in una notizia precedente, attualmente tutto sembra essere nominale. L’inizio delle operazioni per arrivare alla configurazione finale e le accensioni dei motori utilizzando il propellente caricato a bordo non hanno incontrato problemi.

In un breve riassunto, nei giorni scorsi l’antenna per comunicare con la Terra è stata correttamente aperta e in precedenza anche il pannello solare si era dispiegato. C’è stata anche la prima accensione dei motori (MCC-1a) che è iniziata 12,5 ore dopo il lancio permettendo così al JWST di continuare ad allontanarsi dal nostro Pianeta (che con la sua attrazione gravitazionale “cerca” di riportarlo verso di sé). Cosa è successo in seguito?

Gli aggiornamenti sul telescopio spaziale James Webb

Il 28 dicembre tra l’1:20 e l’1:29 (ora italiana) è stata effettuata la seconda accensione dei motori, manovra conosciuta come MCC-1b (la seconda di tre). Questo ha permesso di aumentare la velocità (di circa 5 m/s) mentre il JWST aveva superato l’orbita lunare intorno ai 380 mila chilometri dalla Terra. Come scritto sopra, non sono stati rilevati problemi, tanto che si è potuti procedere con un altro passaggio fondamentale.

jwst

Il telescopio spaziale James Webb è pensato per rilevare i raggi infrarossi e quindi Sole e Terra sono fonti di disturbo (così come ogni cosa che genera calore direttamente o indirettamente). Per questo nella zona inferiore è presente una schermatura solare che consente di isolare la zona strumentale.

Per riuscire a inserirlo all’interno dei fairing, il JWST è stato ripiegato come un origami, sia per quanto riguarda gli specchi principale e secondario sia per quanto riguarda la schermatura solare. La NASA ha annunciato ufficialmente di aver completato la procedura sia per la parte anteriore che posteriore. La prima parte è stata completata alle 19:21 (ora italiana) di ieri, la seconda all’1:27 di oggi. Il telescopio non ha ancora la sua iconica forma definitiva, ma il processo è lento in quanto molto delicato, per questa parte ci sono voluti 20 minuti per la parte anteriore e 18 minuti per quella posteriore. Serviranno giorni prima di vederlo completamente aperto.

La schermatura solare del JWST

Il dispiegamento della schermatura solare continuerà almeno fino al 2 Gennaio, stando all’agenzia. Questa struttura fondamentale del JWST ha cinque strati isolanti con dimensioni di 21,197 x 14,162 m. Il telescopio irradierà nello Spazio parte del calore raggiungendo i -223°C, parte della strumentazione (NIRCam, NIRSpec, FGS/NIRISS) lavorerà a -234°C mentre MIRI toccherà i -266°C utilizzando elio liquido.

jwst schermatura solare

Sono stati utilizzati cinque strati in Kapton per fare in modo che ogni strato sia più freddo del precedente. Meno strati non avrebbero garantito il corretto raffreddamento, più strati sarebbero stati troppo pesanti. Non c’è però solo il Kapton ma anche un rivestimento di alluminio e silicio trattato che permette di riflettere il calore.

schermatura solare jwst

Il prossimo passaggio sarà quello di sollevare la “torre strumentale” dove si trovano gli specchi principali e i rilevatori. La motivazione, ancora una volta, riguarda la possibilità di ridurre le interferenze dovute al calore che arriva dalla zona inferiore. Questo passaggio permette anche l’apertura della membrana della schermatura solare. Prima ci saranno poi diversi controlli via software e l’attivazione di diversi sensori e meccanismi.

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