Il lancio del telescopio spaziale James Webb è un successo: la prima immagine tra 6 mesi

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Il lancio del telescopio spaziale James Webb è un successo: la prima immagine tra 6 mesi

Un Natale veramente speciale per gli scienziati e gli appassionati di tutto il Mondo! Il lancio del telescopio spaziale James Webb è stato un successo dopo diversi rinvii (la data iniziale prevista per il lancio era il 2007) anche nell’ultimo periodo, finalmente ieri, 25 dicembre 2021, il grande telescopio ha preso il volo insieme al razzo Ariane 5.

Nonostante la grande affidabilità del razzo di Arianespace in molti hanno tenuto il fiato sospeso fino a quando JWST non è stato effettivamente lontano dalla superficie. Come già ricordato in passato, in realtà il lancio è “solo” una parte della sua messa in opera vera e propria. Lo aveva ricordato Thomas Zurbuchen (amministratore associato della NASA) in un precedente post sul blog ufficiale dell’agenzia. Ci sarà ancora da “tenere d’occhio” questo gioiello della tecnologia nei prossimi mesi.

La prima immagine del telescopio spaziale James Webb sarà tra 6 mesi

Il lancio del telescopio spaziale è avvenuto, come previsto, nella giornata di ieri alle 13:20 (ora italiana). La missione denominata VA256 sarà una delle ultime a utilizzare il vettore Ariane 5 che l’anno prossimo sarà sostituito da Ariane 6. Per portare le oltre 6 tonnellate di massa di JWST in orbita e poi in direzione del secondo punto di Lagrange è stato sfruttato lo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana francese che si trova molto vicino all’equatore, facilitando il lancio rispetto a basi di lancio verso i poli.

jwst

Dopo poco più di un minuto dalla partenza, il razzo era già intorno ai 14 km di quota con i due booster con propellente allo stato solido che si sono separati poco oltre i due minuti e a 70 km di quota. Come previsto i fairing si sono aperti a circa 3’30” con il telescopio spaziale James Webb che per la prima volta ha visto la luce del Sole.

telescopio spaziale

La ricezione del segnale alla stazione di Malindi, gestita dall’ASI

Come previsto la stazione di Malindi (in Kenya), gestita dall’ASI, ha ricevuto il segnale di Ariane 5 e del JWST cedendo successivamente il passo alle antenne del DSN della NASA in Australia (a Canberra). Il telescopio si è separato dal secondo stadio del razzo a una quota di 1400 km, intorno ai 27 minuti dal decollo, per proseguire il suo viaggio di 1,5 milioni di km. Il pannello solare è stato dispiegato intorno a 30 minuti dal lancio.

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L’utilizzo di un pannello solare rispetto, per esempio, a un RTG (come sui rover marziani Curiosity e Perseverance) permette di avere peso ridotto e minore emissione infrarossa. Due caratteristiche fondamentali per un telescopio che avrà parte della strumentazione raffreddata a pochi Kelvin (MIRI per esempio lavorerà a soli 7 K).

Dove seguire il viaggio del JWST

La NASA ha reso disponibile anche un sito ad hoc dove seguire il viaggio del grande telescopio spaziale James Webb. In generale bisogna ricordare che per il completamento delle operazioni di configurazione iniziale bisognerà attendere 29,5 giorni. Ci saranno moltissime operazioni delicate da compiere ed è per questo che Zurbuchen aveva sottolineato come il lancio fosse solo una parte delle problematiche da affrontare.

james webb

Per le prime immagini invece bisognerà aspettare circa 6 mesi. La NASA a quel punto terrà una conferenza stampa mostrando le ultime novità (attualmente non è stato dichiarato il giorno preciso). La configurazione degli specchi e il loro allineamento sarà lento ma molto preciso (imprecisione inferiore ai 100 nm).

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Gregory L. Robinson (direttore del programma Webb) ha dichiarato “il lancio del telescopio spaziale Webb è un momento cruciale: questo è solo l’inizio per la missione Webb. Ora guarderemo ai tanto attesi e critici i 29 giorni al limite di Webb. Quando la navicella si spiegherà nello Spazio, Webb attuerà la sequenza di dispiegamento più difficile e complessa mai tentata nello Spazio. Una volta completata la messa in servizio, vedremo immagini maestose che cattureranno la nostra immaginazione”.

telescopio spaziale

Ricordiamo che grazie al telescopio spaziale James Webb e alla sua sensibilità agli infrarossi sarà possibile vedere “oltre” la coltre di polvere che spesso circonda pianeti e stelle nascenti. Inoltre, per via dell’effetto Doppler e del redshift sarà possibile vedere “indietro nel tempo” le prime galassie che si sono formate dopo il Big Bang. Inoltre con la spettroscopia si potranno caratterizzare le atmosfere degli esopianeti. Certo, ci sono voluti molti soldi (oltre 10 miliardi di dollari) e molti anni, ma quello che ci aspetta con il JWST sarà qualcosa di stupefacente per i 5 (o 10) anni della missione.

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