A Torino due droni fanno da postini e consegnano un carico da 52 kg!

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A Torino due droni fanno da postini e consegnano un carico da 52 kg!

Il regolamento europeo EASA ha aperto il campo a nuove applicazioni nel campo dei droni e sono partite molte sperimentazioni nel settore delle consegne aeree a corto raggio e della urban air mobility (UAM). In questo campo l’Italia è molto attiva e l’ultima sperimentazione vede protagonisti il colosso dell’aviazione Leonardo, Poste Italiane e Flying Basket, tra le più importanti aziende del settore dei droni da trasporto.

La consegna ha messo in luce le potenzialità di due droni eVTOL cargo FB3, che hanno un carico utile di ben 100 kg: tali velivoli sono attivi dal 2020 e sono già stati utilizzati per servizi di trasporto in zone scarsamente abitate. In questo caso lo scenario è ben diverso, trattandosi di due consegne all’interno dell’area urbana di Torino.

Si è trattato di uno scenario di advanced air mobility (AAM) con le missioni portate a termine in condizioni BVLOS (beyond pilot visual line of sight) ossia senza navigazione ‘a vista’. La consegna è avvenuta tra due punti distanti 3,9 km tra loro, con un carico di 26 kg per ciascuno dei due droni e senza sfruttare piattaforme di decollo e atterraggio appositamente realizzate, grazie alla conformazione e struttura dei due quadricotteri.

Naturalmente per programmare la missione sono stati compiuti studi di valutazione dei rischi e in questo caso si è deciso di minimizzare il rischio facendo seguire ai droni un percorso sul fiume Stura di Lanzo, evitando così il sorvolo di strutture e persone (salvo qualche canoista attivo sul fiume). Partner dell’operazione è stata naturalmente anche ENAC, che ha rilasciato le autorizzazioni necessarie per il trial.

La sperimentazione ha dimostrato la fattibilità dei voli in contesti urbani e apre il campo a nuove applicazioni. Sul tema è interessante il punto di vista di New Atlas, che sottolinea come sul piatto della valutazione dei rischi vadano messe anche considerazioni sulla sicurezza (e sull’impatto ambientale) degli altri metodi di consegna, che tipicamente vedono oggi i postini muoversi in auto o in motorino, soprattutto nel secondo caso non esenti dal rischio di incidenti e lesioni personali.

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