Citrix si ristruttura: fino a 90 milioni di dollari per i licenziamenti

Citrix ha annunciato un piano di ristrutturazione che vedrà la società licenziare numerosi dipendenti nel mondo e rivedere la sua posizione in alcuni contratti, in particolare per quanto riguarda le sedi. La decisione arriva a breve distanza dalla nomina del nuovo CEO ad interim.

Citrix verso una ristrutturazione del proprio business

Poco più di un mese fa Citrix aveva annunciato che il suo CEO, David Henshall, aveva dato le proprie dimissioni dal ruolo. L’annuncio era stato piuttosto improvviso ed era arrivato al termine di un periodo in cui l’azienda sembrava aver ripreso la retta via in termini di crescita e sostenibilità finanziaria delle proprie attività. A sostituirlo è intervenuto Robert Calderoni, che ha avviato un piano di ristrutturazione dal costo compreso tra 130 e 240 milioni di dollari, di cui tra 65 e 90 milioni saranno destinati alle liquidazioni dei dipendenti.

Come riporta The Register, Calderoni ha affermato che l’azienda si troverà ad affrontare un anno difficile in termini di flusso di cassa e di margini, in particolare per via della necessità di pagare circa 100 milioni di dollari in commissioni ai propri venditori. La domanda che sorge spontanea è come sia possibile che le commissioni record, che dovrebbero implicare anche vendite record, rappresentino un problema per l’azienda.

Il problema del piano è che spesso i licenziamenti non portano poi a una crescita sostenibile sul lungo periodo, ma si limitano a enfatizzare problemi già esistenti. Forse ciò non varrà per Citrix, ma il sospetto è che questo sia un passo che non porterà ai risultati sperati.

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