NASA Ingenuity: il drone marziano è pronto per il sedicesimo volo, sarà Sabato

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NASA Ingenuity: il drone marziano è pronto per il sedicesimo volo, sarà Sabato

Si torna a parlare di Marte e in particolare del drone marziano NASA Ingenuity. Il piccolo dimostratore tecnologico, costruito per arrivare a cinque voli, sta per compiere il sue sedicesimo volo andando ben oltre le aspettative. Il quindicesimo volo, annunciato all’inizio di Novembre, si è concluso correttamente.

nasa ingenuity

Il programma, come già dichiarato in passato, è quello di portare sia il rover che il drone (che devono viaggiare vicini) nella zona del delta dell’immissario del fiume che un tempo riempiva il lago formatosi nel cratere Jezero. Chiaramente nessuno può sapere fin quanto l’elicottero riuscirà a resistere ma ogni volo permetterà di raccogliere dati e informazioni utili per le future generazioni.

NASA Ingenuity e il sedicesimo volo su Marte

Nel nuovo post sul blog ufficiale si può leggere come il sedicesimo volo del drone marziano è programmato non prima del 20 Novembre. Ancora una volta sarà impiegata la velocità di rotazione di 2700 rpm, aumentata rispetto a quella originale, per permettere di compensare la minore densità atmosferica marziana.

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Il sedicesimo volo di NASA Ingenuity durerà 109″ con una quota massima di 10 metri con una velocità di 1,5 m/s. Tutti i parametri sono ben al di sotto del massimo possibile e già provato in precedenza. Per esempio in passato il drone ha volato per 169,5″ (12° volo), si è arrivati a un’altezza di 12 metri (10° volo) e con una velocità massima di 5 m/s (9° volo).

Lo scopo è quello di riprendere dall’alto delle creste rocciose e dirigersi poi al limite della zona chiamata “South Séítah”. La distanza massima percorsa sarà di 116 metri. Ancora una volta saranno acquisite immagini a colori e alta risoluzione (13 MPixel con sensore Sony) dalla fotocamera RTE (Return-to-Earth). In questo modo sarà possibile catturare la zona in direzione Sud-Ovest che si trova nella direzione di volo.

nasa

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Gli ingegneri hanno anche spiegato come mai si è deciso di suddividere il rientro in un numero maggiore di voli. Si tratta di una misura precauzionale per evitare che NASA Ingenuity possa avere problemi al sistema di navigazione portandolo fuori rotta. Questo era meno preoccupante con il volo di andata (il nono) in quanto la zona di destinazione era considerata sicura, mentre il ritorno vedrà l’atterraggio in una zona più rocciosa e quindi insidiosa.

Una volta riuscito il sedicesimo volo, gli ingegneri punteranno a realizzare diciassettesimo. Questo porterà il drone molto vicino al Wright Brothers Field, il primo campo volo dove sono avvenuti i test iniziali (e vicino alla zona di atterraggio di Perseverance). Tra il sedicesimo volo e il diciassettesimo sarà possibile anche eseguire un aggiornamento software che migliorerà le prestazioni di navigazione del drone. Sul sito ufficiale della missione è possibile vedere il flight log aggiornato e anche le ultime immagini rilasciate (sia in bianco e nero dalla NavCam che a colori dalla RTE).

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