La NASA continua a cercare la causa del problema al telescopio spaziale Hubble

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La NASA continua a cercare la causa del problema al telescopio spaziale Hubble

Continuano le operazioni per riportare alla completa funzionalità il telescopio spaziale Hubble. Come sappiamo, dalla fine di Ottobre 2021 il telescopio ha sofferto di un problema che lo ha portato a essere messo in “safe mode” sospendendo le attività scientifiche. Non si tratta della prima volta quest’anno e anche in questo caso le operazioni per il suo ripristino dovrebbero durare almeno un mese.

hubble space telescope

Le ultime novità erano state diffuse nella prima parte di Novembre 2021 quando l’Advanced Camera for Surveys di HST era stata riaccesa per permettere di individuare l’effettiva causa del problema. Questo stratagemma dovrebbe permettere di riprodurre il guasto che genera i messaggi d’errore senza però compromettere gli strumenti principali (che rimangono in “safe mode”).

Le novità sul guasto del telescopio spaziale Hubble di Ottobre 2021

La NASA ha aggiornato in queste ore la pagina relativa alle novità legate ad HST. Secondo quanto riportato, da quando è iniziato il monitoraggio attivo da parte del team in data 1 Novembre 2021, non sono stati rilevati altri messaggi di mancata sincronizzazione.

Come scritto sopra, per evitare di aggravare i problemi, non conoscendo ancora la causa precisa, gli strumenti principali rimangono in “safe mode”. Il resto del telescopio spaziale Hubble non sembra invece avere problemi.

Durante la scorsa settimana, come preannunciato, il team ha iniziato a sviluppare e provare alcune modifiche che dovrebbero permettere di riportare gli strumenti on-line e quindi riprendere anche le osservazioni scientifiche.

nasa hubble

Schema della Wide Field Camera 3 installata nel 2009 per sostituire la Wide Field Camera 2

Una delle possibilità è quella di modificare il modo nel quale gli strumenti interpretano i messaggi di mancata sincronizzazione e di come il computer reagisce agli stessi. Questo permetterebbe di evitare il ritorno alla “safe mode” improvvisamente. Secondo il post ufficiale “ciò consentirebbe alle operazioni scientifiche di continuare anche se si verificano diversi messaggi persi”.

Durante la prossima settimana si inizierà a pensare in quale ordine riattivare i vari strumenti. Si tratta di un’operazione delicata proprio perché le cause non sono ancora state individuate. Questo significa che un passaggio errato potrebbe complicare ulteriormente la situazione. Le modifiche al software saranno prima provate sul simulatore a terra così da avere un primo riscontro utile.

Come precisato dalla NASA “il team prevede che saranno necessarie diverse settimane per completare queste attività per il primo strumento”. Gli sforzi si concentreranno anche sul riportare in attività la Wide Field Camera 3 (senza apportare le modifiche) così come fatto per l’Advanced Camera for Surveys. Se tutto andrà per il meglio, entro la fine di Novembre dovrebbe essere possibile riprendere le campagne osservative.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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