Elon Musk ci spiega perché la Tesla Model 2 da 25.000 dollari non arriverà tanto presto
Qualche mese fa dalla Cina è scoppiata l’indiscrezione riguardante la presunta vettura compatta di Tesla, chiamata in modo del tutto non ufficiale Model 2. Secondo le voci sembrava che l’auto esistesse già come prototipo, e fosse addirittura pronta ad arrivare come preserie, ed a stretto giro in fase di produzione.
Ne avevamo parlato anche noi, citando la fornitura di batterie da parte di BYD, i cui tempi sembravano coincidere con un ipotetico lancio. Ora invece è lo stesso Elon Musk a gettare acqua sul fuoco, rispondendo, come spesso gli accade, a domande che gli vengono poste su Twitter.
In questo caso l’oggetto della questione è stato il camion elettrico Tesla Semi, ma il concetto espresso da Musk può essere generalizzato a tutta la sua azienda. In pratica un fan ha nuovamente citato le dichiarazione del CEO di PepsiCO, che si aspetta consegne del Semi entro la fine dell’anno, mentre pare che Tesla lo abbia invece posticipato a 2022 inoltrato.
Please don’t read too much into this. As mentioned publicly, Tesla is constrained by chip supply short-term & cell supply long-term.
Not possible to produce additional vehicles in volume until both constraints are addressed.
— Elon Musk (@elonmusk) November 13, 2021
Musk non ha né confermato né smentito, ma ha spiegato che al momento per la sua azienda è impossibile pianificare la produzione in alti volumi di un altro veicolo, a causa di due specifici problemi. Il primo è quello ormai noto a tutti, ovvero lo shortage di semiconduttori, fatto che ha portato proprio Tesla a consegnare vetture senza prese USB. Il secondo ostacolo è la mancanza di sufficienti forniture di batterie.
Tesla si era mossa in discreto anticipo per mitigare entrambi i problemi, rivolgendosi a diversi fornitori, e riscrivendo il software per utilizzare più tipologie di chip, ma nonostante questi accorgimenti non è rimasta indenne dalla crisi. In uno scenario conservativo, ovviamente, una vettura destinata alle masse (25.000 dollari significherebbe un prezzo ancora più basso con i vari incentivi) non può trovare spazio. Ruberebbe importanti risorse al resto della catena di montaggio, che già oggi non riesce a soddisfare tutta l’altissima domanda di Model 3 e Model Y.
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