Migliorare le funzioni cerebrali con IA e stimolazione elettrica: è possibile!

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Migliorare le funzioni cerebrali con IA e stimolazione elettrica: è possibile!

Sempre più studi dimostrano come sia possibile migliorare alcuni tipi di funzioni cerebrali tramite la stimolazione elettrica del cervello e l’intelligenza artificiale. In particolare, è molto interessante questa ricerca portata avanti da un team interno alla University of Minnesota Medical School e al Massachusetts General Hospital.

Maggiore controllo del pensiero tramite la stimolazione elettrica

Lo studio ha coinvolto 12 pazienti in precedenza sottoposti a chirurgia cerebrale per l’epilessia. Gli scienziati affermano di essere stati in grado di migliorare le funzione mentali dei pazienti stimolando specifiche aree del cervello con piccole quantità di energia elettrica. L’intervento prevede il posizionamento di centinaia di minuscoli elettrodi in diverse regioni del cervello per registrare l’attività neurale e rintracciare le aree che vengono attivate dai processi mentali.

Brain

Gli scienziati si sono concentrati sulla capsula interna, una struttura anatomica cerebrale di sostanza bianca responsabile del controllo cognitivo. In altre parole, è l’area del cervello che ci permette di spostare l’attenzione da un compito all’altro. Un algoritmo di machine learning, inoltre, ha aiutato il team a isolare le capacità di controllo dei pazienti dalla loro attività cerebrale e dalle loro azioni.

Quello che stanno esponendo questi scienziati potrà rivelarsi nei prossimi anni un trattamento rivoluzionario per i soggetti con deficit di attenzione, ma non solo. Interventi del genere possono supportare le abilità cognitive di qualsiasi persona, se si riesce a stimolare le giuste aree del cervello con gli impulsi elettrici.

L’obiettivo della stimolazione era riportare i pazienti “al posto di guida e far provare loro un nuovo senso di libertà”, ha affermato Alik Widge, assistente professore di psichiatria presso la University of Minnesota Medical School autore di questa questa documentazione a proposito della ricerca. “Un esempio potrebbe riguardare una persona con depressione che non riesce a uscire da un pensiero negativo “bloccato”, ha detto Widge. “Trovare un modo per risolvere questo tipo di problemi potrebbe rappresentare uno snodo fondamentale per curare certi tipi di malattie mentali”.

“L’analogia che uso spesso è quella di una bici elettrica”, ha aggiunto. “Quando qualcuno pedala ma ha difficoltà, la bici lo rileva e lo assiste. Noi abbiamo fatto l’equivalente per le funzioni mentali umane”.

I partecipanti allo studio hanno riferito di aver provato un senso di sollievo dopo che il sistema è entrato in azione, principalmente a causa del fatto che avevano un maggiore controllo cognitivo ed erano in grado di spostare meglio la loro attenzione. “Questo potrebbe essere un approccio totalmente nuovo nel trattamento delle malattie mentali”, ha detto Widge. “Invece di cercare di sopprimere i sintomi, potremmo dare ai pazienti uno strumento che consente loro di assumere il controllo delle proprie menti”.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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