Regno Unito, entro il 2035 tutta l’elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare

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Regno Unito, entro il 2035 tutta l’elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare

Il primo ministro britannico Boris Johnson, in occasione della conferenza annuale del partito conservatore in programma questa settimana a Manchester, annuncerà ufficialmente il piano per rendere il Regno Unito sempre meno dipendente dai combustibili fossili, piano che prevedrebbe di affidarsi esclusivamente a “energia pulita” entro il 2035.

Un annuncio che da una parte sottolinea il costante impegno nelle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e soprattutto l’eolico, ma dall’altra spinge anche tutto il mondo del nucleare, che sì non ha origine fossile ma non può essere definito completamente privo di fattori negativi e di rischio anche ambientale.

foto “Early Morning Cornwall” di Tony Armstrong-Sly – Clicca per ingrandire

“Boris Johnson annuncerà questa settimana che tutta l’elettricità britannica proverrà da fonti pulite entro il 2035 mentre cerca di ridurre la dipendenza del paese dal gas e da altri combustibili fossili.
Il primo ministro utilizzerà il suo discorso alla conferenza per impegnare il suo partito in piani per aumentare enormemente gli investimenti nelle energie rinnovabili e nucleari mentre la Gran Bretagna deve affrontare una crisi causata anche dall’aumento del costo del gas.
Si prevede che sosterrà che prendere tutta l’elettricità da fonti pulite sarebbe un passo significativo verso l’ambizione del governo di azzerare le emissioni nette entro il 2050 e ridurre l’esposizione alle fluttuazioni dei prezzi del gas.
Il nuovo obiettivo richiederà una crescita significativa non solo nella generazione eolica offshore, ma anche nella capacità nucleare per fornire un “carico di base” di elettricità per far fronte a domanda e offerta variabili. Ciò significherà una quadruplicazione minima dell’eolico offshore rispetto al livello attuale nel prossimo decennio”
ha riportato il Times, quotidiano britannico con sede a Londra.

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Attualmente circa il 38% dell’elettricità britannica è ancora generata da centrali a gas naturale, a completare il 28% è dato dalla produzione dell’eolico, il 19% dal nucleare e la restante percentuale viene coperta in ordine altre fonti, solare, idroelettrico e carbone. Il gas potrà essere sostituito in parte da nuovi investimenti nelle energie rinnovabili, in abbinamento anche ad impianti di accumulo, ma gran parte della quota ipotizziamo sarà riversata sul nucleare, almeno nel prossimo decennio.

“Quello che voglio dire è che per la nostra intera produzione di energia elettrica possiamo fare, entro il 2035, quello che già stiamo facendo con i veicoli con motore a combustione che non saranno più venduti entro il 2030” ha commentato Johnson durante un’intervista all’Andrew Marr Show della BBC.

La produzione di energia elettrica è sicuramente uno di quei settori con un equilibrio molto delicato, soprattutto negli ultimi anni: da una parta viene richiesta sempre più energia da distribuire e consumare ma dall’altra si punta a slegarsi, giustamente, dalle fonti fossili che fino a qualche decina di anni fa coprivano la quasi totalità della produzione a livello globale, infine il fattore costo che indubbiamente mette in prima fila la tecnologia nucleare come attualmente la più vantaggiosa e flessibile.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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