Android, ‘miliardi’ di dispositivi più sicuri entro pochi mesi: ecco come ci riuscirà Google

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Android, ‘miliardi’ di dispositivi più sicuri entro pochi mesi: ecco come ci riuscirà Google

Google ha recentemente annunciato che implementerà una nuova feature di protezione della privacy non solo sui terminali più recenti, ma anche sui più vecchi dispositivi non più supportati. La feature, che verrà integrata su “miliardi di dispositivi” entro fine anno, consente di ripristinare automaticamente i permessi delle app non più utilizzate da mesi.

In questo modo le app installate su smartphone e tablet non avranno più il permesso di accedere a funzioni sensibili del dispositivo (microfoni, unità di storage, geolocalizzazione e molto altro) a meno che l’utente non scelga di riattivarne i permessi in seguito alla richiesta della stessa app. La novità verrà implementata su tutti i dispositivi con Android 6.0 (API level 23) o successivi, e che hanno installati i Google Play Services, fino ai dispositivi con Android 10 (API level 29).

Google ha spiegato che “a partire dal dicembre 2021 la feature verrà espansa a miliardi di dispositivi”, e che verrà “abilitata in automatico” su tutti i modelli idonei in base alle specifiche che abbiamo riportato poco sopra. Su questi dispositivi gli utenti potranno accedere alle nuove impostazioni sul ripristino automatico dei permessi ed abilitare o meno la feature sulla base di ogni singola app: “Il sistema inizierà a ripristinare automaticamente i permessi delle app non più utilizzate poche settimane dopo che la feature verrà lanciata sul device”, spiega Big G.

Ripristino automatico dei permessi sulle app Android, cosa c’è da sapere

Il ripristino automatico dei permessi su Android sarà abilitato in automatico a partire dal mese di dicembre, con la distribuzione della novità che andrà avanti fino al primo trimestre del 2022 e dovrebbe essere concluso entro il secondo trimestre. Le nuove API della funzione “auto-reset” sono già state rilasciate agli sviluppatori in Beta da alcuni giorni, e verranno proposte – secondo i piani attuali – in versione “stable” a partire dal mese di ottobre.

Il ripristino automatico dei permessi sui dispositivi più vecchi è certamente una novità gradita per migliorare in maniera poco invasiva la sicurezza di un dispositivo ormai obsoleto che potrebbe contenere dati sensibili. Google sta sempre più cercando di affrontare il problema – uno dei più annosi – del suo sistema operativo mobile, e a luglio aveva iniziato ad avvisare gli utenti di device con Gingerbread e inferiori (2.3.7) che non avrebbero più avuto possibilità di accedere al proprio account Google.

Android è oggi installato su oltre 3 miliardi di dispositivi in tutto il mondo, almeno sulla base dei dati diffusi dalla stessa Google durante l’ultima conferenza Google I/O. Mettere in sicurezza tutti gli smartphone Android 6, che è stato rilasciato a fine 2015, e successivi, può sembrare un compito impossibile da portare a termine, soprattutto considerando che probabilmente i modelli più vecchi non sono più supportati da tempo dai rispettivi produttori. L’ultima mossa di Google intende eliminare i problemi di sicurezza proprio con questi dispositivi, o quanto meno ridurli fin quanto possibile.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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