Tripwire, dichiarazioni antiabortiste dal presidente del publisher: Shipwright taglia i rapporti

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Tripwire, dichiarazioni antiabortiste dal presidente del publisher: Shipwright taglia i rapporti

Sono ore di fuoco per Tripwire Interactive, azienda finita nell’occhio del ciclone a causa delle recenti dichiarazioni del suo presidente, John Gibson. Dopo essersi dichiarato “orgoglioso” della decisione presa dalla Corte Suprema in merito all’Heartbeat Bill, Gibson ha attirato su di sé le critiche di sviluppatori e compagnie con cui ha collaborato in questi anni.

Torn Banner, autore del popolare Chivalry II, ha condannato le parole del presidente di Tripwire e si è dissociata dalla posizione espressa da Gibson. Il team Shipwright Studios ha invece optato per un intervento più concreto, chiudendo i contratti stipulati con il publisher americano.

Il presidente di Tripwire a favore della legge anti-aborto

Giovedì 2 settembre, in Texas, è entrata in vigore la legge che proibisce l’aborto dopo sei settimane di gravidanza, periodo dopo il quale è possibile rilevare il “battito cardiaco” dell’embrione – espressione considerata fuorviante da diversi esperti. La nuova norma, che il New York Times ha già definito come “la più restrittiva degli Stati Uniti”, vieta l’aborto anche in caso di stupro e incesto. La Corte Suprema ha respinto la richiesta di sospendere la legge.

chivalry 2 tripwire

Nonostante l’ira del presidente Biden, il cosiddetto Heartbeat Bill ha già trovato numerosi sostenitori e tra questi figura anche il sopramenzionato John Gibson.

“Orgoglioso che la Corte Suprema approvi la legge del Texas che vieta l’aborto per i bambini con un battito cardiaco. Io mi occupo di intrattenimento e non di politica. Ma dato che così tanti colleghi si esprimono apertamente nel senso opposto, ho pensato che fosse importante farmi sentire in prima persona come sviluppatore (di videogiochi) pro-vita, ha dichiarato Gibson su Twitter. Non si sono fatte attendere le risposte degli utenti infuriati, né quelle di alcuni sviluppatori, come Cory Barlog e Alanah Pearce di SIE Santa Monica, che hanno risposto in tono piccato criticando duramente le parole del presidente di Tripwire.

Le dichiarazioni antiabortiste di Gibson hanno inoltre innescato un effetto domino disastroso per la sua compagnia. In primis si è fatta sentire Torn Banner Studios, software house che ha recentemente lanciato Chivalry II proprio grazie alla collaborazione di Tripwire Interactive. “Non condividiamo l’opinione espressa dal presidente di Tripwire […]. Questa posizione non è condivisa dal nostro team, né si riflette nei giochi che creiamo”, ha twittato Torn Banner. “La dichiarazione si oppone a ciò che noi crediamo sui diritti delle donne”.

Ancora più duro l’intervento di Shipwright Studios, team che negli ultimi tre anni ha lavorato a diversi titoli pubblicati da Tripwire Interactive, tra cui Maneater e lo stesso Chivalry II.

shipwright studios lettera tripwire interactive

La software house ha diffuso una lettera in cui dichiara di non voler più collaborare con la società guidata da John Gibson “Sebbene le opinioni politiche siano personali, nel momento in cui le rendi una questione pubblica coinvolgi tutti coloro che lavorano con o per te. […] Non possiamo in buona fede continuare a lavorare con Tripwire sotto l’attuale leadership. Procederemo alla cancellazione dei contratti preesistenti con effetto immediato.

Tripwire Interactive perde così uno dei suoi più preziosi collaboratori. Seguiremo la vicenda in attesa di eventuali sviluppi, che difficilmente si riveleranno positivi per Gibson e Tripwire.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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