Caos incentivi auto elettriche: ci sono 57 milioni, ma chi compra oggi riceve zero. Ecco perché

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Caos incentivi auto elettriche: ci sono 57 milioni, ma chi compra oggi riceve zero. Ecco perché

Nella giornata di ieri vi avevamo avvisato del possibile esaurimento degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, nel dettaglio del fondo chiamato Ecobonus, che dà diritto a 6.000 o 4.000 euro di sconto. In realtà poco dopo la pubblicazione del nostro articolo (che abbiamo poi aggiornato) i fondi sono effettivamente arrivati a zero, lasciando a bocca asciutta nuovi potenziali clienti.

Nel descrivere la situazione, avevamo indicato come ancora disponibili i fondi dell’altro Decreto più recente, quello chiamato Extrabonus, ma abbiamo poi scoperto che in realtà al momento anche quello è bloccato. Dunque chi oggi vuole acquistare un’auto elettrica in Italia, salvo incentivi regionali o locali, non riceve nessun contributo dallo Stato. Ma perché?

Un emendamento blocca 57 milioni di euro

La spiegazione è da ricercare nel Decreto legge che istituì l’Extrabonus. Tale fondo venne creato per aumentare la quota spettante ai nuovi clienti, data l’impossibilità di andare a ritoccare la cifra stabilita mesi prima dall’Ecobonus principale. Per questo, l’emendamento venne stilato specificando che si trattava di un’aggiunta all’Ecobonus, e non di un incentivo a se stante.

Ecobonus

Per questo semplice cavillo di forma, nel momento in cui il fondo Ecobonus è terminato, anche l’Extrabonus si è di fatto bloccato, non potendo mettere un’aggiunta a qualcosa che i nuovi clienti non possono più prenotare. Ci sono quindi 57 milioni di euro fermi nel limbo.

Mentre scriviamo, il fondo Ecobonus ha recuperato poche migliaia di euro, forse a causa di qualche rinuncia, ma è da considerare effettivamente a zero. Sappiamo anche che ci sono in corso delle consultazioni con il MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) per cercare di sbloccare la situazione, ma il primo parere sembra confermare il blocco totale. Questi problemi ovviamente non riguardano chi aveva già finalizzato l’ordine della sua vettura prima dell’esaurimento, purché il venditore abbia prenotato subito la quota di incentivi, e rispetti il termine massimo di 6 mesi per la consegna.

Il sempre attivo Deputato Giuseppe Chiazzese ha già fatto sapere tramite la sua pagina Facebook di essere al lavoro per porre rimedio, situazione che non sarà comunque facile da sbrogliare. Per spostare fondi da un Decreto all’altro serve infatti un nuovo Decreto governativo in campo finanziario in cui far entrare un nuovo emendamento riguardante gli incentivi. Decreto che non sappiamo se mai ci sarà né quando. Chiazzese si lamenta anche del fatto che l’Italia sia in questo momento l’unico Paese ad incentivare solo le auto a combustibile, e fa riferimento ai 144 milioni ampiamente disponibili per questa categoria di vetture.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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