Le fotografie della superficie di Marte di NASA Ingenuity durante il nono volo

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Le fotografie della superficie di Marte di NASA Ingenuity durante il nono volo

Negli scorsi giorni il JPL aveva confermato che il drone NASA Ingenuity era riuscito a completare il nono volo su Marte. Tutti i parametri indicati nella pianificazione erano stati confermati e non sembrano esserci stati problemi di sorta. Questo permette di sperare che la missione operativa dell’elicottero possa continuare.

nasa ingenuity

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Con il flight log aggiornato sul sito ufficiale possiamo leggere che il volo è avvenuto durante il sol 133 (il precedente era stato il sol 120). La distanza percorsa è stata pari a 625 metri, un vero record considerando che in precedenza si erano toccati “solamente” i 266 metri (quarto volo).

L’altitudine massima è stata pari a 10 metri mentre la velocità massima ha toccato i 5 m/s (in precedenza ci si era fermati a 4 m/s). Anche il tempo di volo, pari a 166,4″, è stato un nuovo record perché in precedenza si era arrivati fino a 139,9″ (sesto volo). Negli scorsi giorni sono anche state scaricate le fotografie a colori della fotocamera RTE (Return-to-Earth), ecco cosa sappiamo.

NASA Ingenuity e le nuove fotografie a colori di Marte

Durante gli ultimi voli c’era stato un problema durante l’acquisizione delle immagini a colori attraverso la fotocamera RTE da 13 MPixel. Infatti è stato notato un bug che porta il consumo delle risorse della CPU oltre quanto consigliabile e che durante il sesto volo ha rischiato di far perdere l’orientamento al drone. Il problema prevede che acquisendo un certo numero di immagini a colori e in bianco e nero (per la navigazione) possa saltare il timestamp. In futuro arriverà un aggiornamento che permetterà di correggere questo bug.

Durante il nono volo gli ingegneri sono riusciti comunque a catturare alcune fotografie a colori in quanto particolarmente interessanti. Lo scopo infatti era quello di precedere il rover NASA Perseverance per scoprire le insidie della zona sabbiosa chiamata Séítah.

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Questa tipologia di missione potrebbe essere quella che vedremo comunemente in futuro dove droni e rover (o esseri umani) collaboreranno per minimizzare rischi. NASA Ingenuity rimane un dimostratore tecnologico e in realtà non era pensato per arrivare così lontano, ma viste le sue capacità, al JPL hanno pensato di “sfruttarlo”.

Le immagini a colori sono state scattate da un’altezza di circa 10 metri permettendo di superare la risoluzione ottenuta dal Mars Reconnaissance Orbiter e dalla fotocamera HiRISE per pianificare la rotta. Si può così osservare una stessa zona attraverso le immagini del rover, del drone e dell’orbiter. Occasione mai avuta prima.

Le caratteristiche della superficie marziana dal drone

Anche se è ancora presto per ottenere dati scientifici, le immagini catturate da NASA Ingenuity hanno mostrato diverse tipologie di superfici. La zona chiamata “Raised Ridges” dove alcune fratture nelle rocce possono far pensare che lì sotto si sia celato in passato un fluido come l’acqua. Gli specialisti del JPL vorrebbero portare Perseverance a raccogliere campioni in quel punto per cercare tracce di vita microbica fossile.

nasa marte

Ci sono le “dune sabbiose”. Queste sono particolarmente pericolose per il rover Perseverance che potrebbe rimanere bloccato e terminare anzitempo la sua missione. Per questo anziché passarci sopra si penserà ad aggirarle perdendo un po’ di tempo, ma aumentando la sicurezza. Il sistema AutoNav è infatti pensato più per evitare le rocce che non la sabbia.

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Infine c’è la zona chiamata “Bedrock”. Questa zona è attualmente visitabile solo dall’alto e non dal rover. Senza NASA Ingenuity quindi ci si sarebbe dovuti accontentare delle immagini dell’MRO. Gli ingegneri stanno pensando di utilizzare il drone sia per precedere il rover e quindi trovare prima gli ostacoli, ma anche per osservare regioni complesse. Le aspettative per l’elicottero sono andate ben oltre quanto immaginabile e molto ancora c’è da scoprire.

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Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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