Roscosmos: si pensa alla traiettoria per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale in 90 minuti

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Roscosmos: si pensa alla traiettoria per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale in 90 minuti

Anche se la Stazione Spaziale Internazionale è in orbita da oltre venti anni, le modalità per raggiungerla si sono evolute via via con il tempo e ancora adesso ci possono essere delle novità. Solitamente ci si concentra sulle navicelle impiegate, come Crew Dragon di SpaceX che ha debuttato nel 2019 oppure la Boing Starliner (che non è ancora certificata per il volo umano).

Roscosmos invece utilizza ancora le affidabili Soyuz che hanno subito alcune evoluzioni nel corso degli anni ma rimangono ancora “ancorate” a retaggi dei decenni della corsa allo Spazio. Del resto però si sono dimostrate navicelle affidabili e molto sicure. La Russia ora sta guardando a provare una nuova traiettoria di rendez-vous rapido.

Raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale in 120 minuti dal lancio

Secondo quanto riportato da Roscosmos, i test sono ancora in corso ma dovrebbero permettere di raggiungere la ISS in appena 90-120 minuti dal lancio. A Luglio la navicella cargo Progress MS-17 è riuscita ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale sfruttando una traiettoria di due giorni e 33 orbite totali.

L’agenzia spaziale ha riportato che il sistema di guida ha eseguito le corrette accelerazioni per raggiungere la velocità orbitale e l’altitudine corretta per il rendez-vous. Solamente nel corso della trentaduesima orbita è stato impiegato il sistema di guida automatica per l’attracco alla ISS.

stazione spaziale internazionale

Sfruttando un’orbita coellittica, utilizzata nella fase finale del viaggio della Progress MS-17, sarà possibile in futuro solamente mezza orbita prima dell’accensione dei motori per arrivare a intercettare la Stazione Spaziale Internazionale. In totale basterà una singola orbita per raggiungere la ISS in massimo due ore dal lancio.

Dal 2015 fino all’anno scorso sono state provate diverse modalità di rendez-vous arrivando a tempistiche di sei ore o tre ore. I test vengono eseguiti inizialmente con le navicelle Progress MS (senza equipaggio) per poi essere adattati alle Soyuz (con equipaggio). Riducendo la permanenza nello Spazio prima della ISS è possibile evitare agli astronauti problematiche fisiche. Inoltre possono essere eseguiti rifornimenti più rapidi in caso di bisogno.

Si cercano ancora perdite d’aria sulla ISS

Sempre in merito alla Stazione Spaziale Internazionale, i cosmonauti stanno continuando attivamente la ricerca delle perdite d’aria. Non si tratta di una novità in quanto già nei mesi scorsi erano state fatte diverse prove per chiudere tutte le falle nello scafo del modulo russo Zvezda.

iss

I cosmonauti avevano interrotto le ricerche due mesi fa, anche in considerazione del fatto che non c’era un pericolo immediato per l’equipaggio. Inoltre chiudendo il portello della camera intermedia del modulo russo le perdite sono parzialmente isolate dal resto della ISS.

Il cosmonauta Pyotr Dubrov ha cercato nuove perdite senza successo (ma le ricerche continueranno prossimamente). Nei mesi scorsi sono state chiuse almeno due falle nello scafo, entrambe a Marzo 2021. Una era stata scoperta a Ottobre 2020 mentre la seconda è stata scoperta nei mesi successivi (dopo che l’allerta era stata lanciata a Settembre 2019).

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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