Il 22 luglio all’asta ‘Nft’ di Spike, l’opera di Banksy

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Il 22 luglio all’asta ‘Nft’ di Spike, l’opera di Banksy

Andrà all’asta il 22 luglio la versione Nft (Non fungible token, un certificato digitale) dell’opera Spike di Banksy. L’originale, che è stata creata in Palestina dal celebre street artist, attualmente è di proprietà del tenore Vittorio Grigolo, co-fondatore di Valuart, la piattaforma che metterà all’asta l’opera. Il 50% dei proventi sarà devoluto in beneficenza alle organizzazioni che aiutano le vittime dei conflitti a livello globale.

L’Nft è un asset esclusivamente digitale, assegnato agli acquirenti attraverso un certificato di proprietà basato sulla blockchain, la catena dei blocchi alla base delle criptovalute.

In sostanza sono dei certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale (un’opera d’arte, un’immagine, un video o un brano musicale). Essendo registrati in una blockchain non possono essere scambiati tra loro né copiati. Sono rappresentativi di qualcosa di unico. Il sistema ha dato il via al filone della criptoarte: emblematica è l’opera “Everydays: The first 5000 Days, 2021′ dell’artista Beeple venduta all’asta da Christie’s a marzo per 69,3 milioni di dollari.

“Sono entusiasta di poter essere parte di questo progetto, aver contribuito alla rinascita di un’opera d’arte così straordinaria dandole una voce è stata un’esperienza fantastica”, dice Vittorio Grigolo in una nota.
   

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