Il rover marziano NASA Perseverance sta guidando con il ”pilota automatico”

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Il rover marziano NASA Perseverance sta guidando con il ”pilota automatico”

Mentre NASA Ingenuity ha completato il suo nono volo, il rover marziano NASA Perseverance sta continuando l’esplorazione del cratere Jezero per cercare tracce di vita passata in quello che era un lago creatosi all’interno di un cratere da impatto. Per riuscirci la supervisione umana è ancora necessaria, ma non sempre gli occhi di una persona monitorano il percorso, ci può pensare anche un computer.

Il team del JPL sta quindi pianificando la rotta per evitare le zone più insidiose (quelle dove sono presenti dune di sabbia come nella parte di Séítah) pur avvicinandosi il più possibile alle porzioni di superficie interessanti dal punto di vista degli studiosi. Per farlo il rover si affiderà sia a istruzioni impartite dagli ingegneri ma anche a una sorta di “pilota automatico”.

NASA Perseverance si muove in autonomia su Marte

Grazie ai sistemi integrati e agli algoritmi sviluppati appositamente è possibile utilizzare un sistema di navigazione automatica (AutoNav). Grazie a questa strategia sarà possibile percorrere tragitti più lunghi senza dover necessariamente aspettare l’intervento umano, anche se quest’ultimo rimane fondamentale.

AutoNav di NASA Perseverance permette di creare mappe tridimensionali della superficie davanti al rover riconoscendo le zone pericolose, rocce affioranti e tutto ciò che può essere un ostacolo al movimento. In autonomia il rover decide poi la migliore strategia per aggirare i problemi e continuare a muoversi. Gli algoritmi di gestione possono essere affidati a un singolo computer integrato nel rover, mentre il computer principale può eseguire altre operazioni.

Le prestazioni? Si possono toccare i 120 m/h (0,12 km/h). Certo, non si tratta di velocità straordinarie ma non si tratta di una gara e un guasto potrebbe essere fatale all’intera missione. Nonostante tutto coprire distanze maggiori permette di arrivare in aree d’interesse più velocemente. NASA Curiosity, che ha un sistema meno evoluto, può arrivare a 20 m/h (0,02 km/h).

Jennifer Trosper (Project Manager Mars 2020) ha dichiarato “saremo in grado di raggiungere i luoghi in cui gli scienziati vogliono andare molto più rapidamente. Ora siamo in grado di guidare attraverso questi terreni più complessi invece di aggirarli: non è qualcosa che siamo stati in grado di fare prima”.

nasa perseverance

Il team di ingegneri rimane comunque fondamentale, come precisato dal JPL. Anche se AutoNav darà un aiuto nel velocizzare l’esplorazione, gli occhi umani saranno invece insostituibili per analizzare formazioni geologiche interessanti sul percorso.

Grazie alle immagini ottenute dagli orbiter come MRO è possibile pianificare la rotta principale. Visori invece permettono di “immergersi” nella visione che circonda il rover quasi come si fosse su Marte. Un cambiamento nel design di NASA Perseverance, che ha un’altezza minima dal suolo superiore a Curiosity, consentirà di superare rocce di buone dimensioni.

nasa marte

L’odometria visiva permette anche di analizzare in autonomia le immagini catturate durante il percorso per capire se effettivamente il movimento è stato quello programmato. La fine del cammino di NASA Perseverance rimane fissato nella zona del delta dell’immissario dell’antico lago. Ma di strada da percorrere ce n’è ancora tanta.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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