Più della metà degli italiani è disposta a spendere di più per prodotti sostenibili. La ricerca di SAP

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Più della metà degli italiani è disposta a spendere di più per prodotti sostenibili. La ricerca di SAP

La sostenibilità ambientale non è solo una questione di sensibilità ecologica, ma un driver per il business. Le abitudini di acquisto tendono a modificarsi col tempo e oggi sempre più consumatori danno una maggiore importanza all’impatto sull’ambiente dei prodotti che acquistano: la sostenibilità della filiera, gli sforzi delle imprese per ridurre l’immissione di CO2 in atmosfera e il basso impatto ambientale sono tutti parametri tenuti in forte considerazione in fase di acquisto. Sono considerati così importanti che da una ricerca condotta da SAP e Qualtrics è emerso che la maggior parte degli italiani sarebbe disposta a spendere maggiormente per un prodotto più sostenibile. 

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Emerge insomma che per le aziende sta diventando sempre più importante ridurre il proprio impatto ambientale, ma anche riuscire a comunicarlo in maniera efficace e trasparente

SAP: la sostenibilità fa bene all’ambiente e al business

La ricerca di SAP e Qualtrics, condotta su un campione di 1.250 italiani equamente divisi fra uomini e donne, si è concentrata prevalentemente su cinque aree – alimentare, automotive, moda, utilities e trasporto pubblico – evidenziando come circa la metà degli italiani preferisce concentrare gli acquisti su prodotti più sostenibili. 

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Nel caso delle spese alimentari, il 48% del campione dichiara di preferire l’acquisto di prodotti riconosciuti come sostenibili, mentre il 45% dà molto peso all’approvvigionamento di questi prodotti. Più della metà degli intervistati sostiene di voler poter monitorare anche le emissioni di anidride carbonica dei brand alimentari, un controllo effettuato solo dal 24%. 

Per quanto riguarda gli acquisti di abiti e accessori le percentuali non sono molto differenti: la sostenibilità è considerata “importante” dal 47% del campione. Nel settore fashion, l’83% dei consumatori italiani sostiene che la scelta di materiali, imballaggio e i processi produttivi giochino un ruolo chiave sull’impatto ambientale del prodotto e il 79% afferma di controllare “spesso” o “qualche volta” anche l’origine delle materie prime utilizzare per la produzione. Questo in parte si riflette anche sulle scelte d’acquisto che nel 39% dei casi sono influenzate dall’impatto ambientale della produzione. Più della metà (54%) dichiara la propensione ad acquistare prodotti basati su materie prime riciclabili, quali la frutta o le fibre vegetali. 

L’importanza della sostenibilità pesa anche sugli acquisti di autovetture, importante per il 49% degli intervistati. Andando più nel dettaglio, il 46% valuta l’origine sostenibile dei materiali e il 45% il riciclaggio dei componenti alla fine della vita del veicolo. Più della metà del campione (51%) sostiene infine di tenere conto delle emissioni quando deve acquistare una nuova autovettura. Emerge anche un dato interessante: il 71% ritiene che le case automobilistiche potrebbero fare di più per ridurre il loro impatto ambientale

La sostenibilità è più importante del risparmio

Un conto è sostenere di dare molta importanza ai parametri relativi alla sostenibilità, un altro è decidere di spendere maggiormente per avere un prodotto a minor impatto ambientale. Quanti sono disposti a farlo? Secondo lo studio di SAP, nel settore alimentare solo il 18% afferma che punterebbe a prescindere sul prezzo più basso. Il 68% sarebbe disposto a pagare di più, ma solo a patto che la differenza sia marginale. 

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Passando al settore automotive, è evidente l’attenzione all’impatto ambientale per la manutenzione della vettura, che è un fattore di scelta nel 70% dei casi, mentre il 60% terrebbe in considerazione l’acquisto di servizi di manutenzione “green”, anche se questi sono poco noti. Solamente il 32% del campione, infatti, sostiene di essere a conoscenza di tali servizi. Il settore automotive, insomma, dovrebbe comunicare meglio alcuni aspetti, anche nel caso dei leasing: il 22% degli intervistati sostiene di non essere a conoscenza dell’esistenza di istituti finanziari che emettono i green bond. Una migliore comunicazione in questo settore potrebbe favorire le realtà più sostenibili, dato che il 46% è disposto a pagare di più il leasing se l’istituto offre anche green bond.

Parlando di trasporti, il tempo non è più la discriminante: il 58% degli intervistati preferirebbe farsi 5 ore di viaggio in treno a un’ora di aereo. Il motivo? Le emissioni inferiori di 4 volte. Colpisce che in un’epoca di voli low cost, il pubblico dichiari di valutare anche le emissioni quando pianifica un viaggio, con il 60% che afferma di essere disposto a pagare di più pur di ridurre l’impatto ambientale. Ma quanto di più? Una cifra compresa fra l’1% e il 10%, specifica il sondaggio. 

Nel caso delle utilities, il 50% degli intervistati cita il prezzo come deterrente nello scegliere fornitori con pratiche sostenibili anche se il 23% evidenzia una mancanza di conoscenza, soprattutto tra i più giovani. Il livello di reddito è fattore determinante in questo contesto poiché i consumatori con livelli più bassi sono più restii a pagare di più per servizi pubblici sostenibili rispetto a quelli con reddito più elevato; le percentuali sono rispettivamente del 14% contro il 20%.

La trasparenza è tutto

Il sondaggio di SAP indica chiaramente che il pubblico è disposto a spendere qualcosa in più per ridurre l’impatto sull’ambiente, ma c’è bisogno di una maggior comunicazione: per esempio, solo il 57% degli intervistati sa che alcune aziende hanno politiche di riciclo per i propri capi.

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Il settore meno trasparente sembra essere quello delle utilities: per il 21% degli intervistati, i fornitori di servizi pubblici quali gas, acqua ed elettricità non comunica in maniera chiara le iniziative di sostenibilità. 

Il desiderio di ridurre gli sprechi lungo le catene di approvvigionamento ed entrare in un’economia circolare stava già spingendo molte aziende a integrare la sostenibilità nelle loro attività principali, ma la pandemia ha fatto emergere un mondo interconnesso in cui persone, relazioni e risorse si possono unire per risolvere le più grandi sfide del pianeta” – ha commentato Emmanuel Raptopoulos, Amministratore Delegato di SAP Italia – “E in questo nuovo mondo, le imprese sostenibili e intelligenti stanno cercando non solo di soddisfare i requisiti di conformità e trovare nuove efficienze, ma anche di creare nuovi modelli di business per la crescita a lungo termine e concentrarsi sulla sostenibilità per soddisfare i nuovi green consumer. Nel nostro ruolo di innovatori, vogliamo realizzare un impatto economico, ambientale e sociale positivo in Italia, collaborando a stretto contatto con clienti e partner, fornendo soluzioni e servizi che soddisfano le sfide e le opportunità di sostenibilità delle imprese e dando l’esempio attraverso i nostri processi e programmi sostenibili”.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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